Le rubano i documenti d'identità e si ritrova madre a sua insaputa
La scoperta durante la richiesta di un documento all'anagrafe
La donna aveva scoperto per caso, chiedendo un documento all’anagrafe, che nel 2011 una bimba nata a Milano era stata registrata a suo nome
Madre a sua insaputa
Una donna di Pavia, oggi 50enne, scopre di essere madre a sua insaputa. E oggi, dopo 8 anni, finalmente è riuscita ad ottenere l'annullamento di quell'atto di nascita tramite una sentenza del Tribunale di Milano.
Tutto ha inizio nel 2015 quando la pavese durante la richiesta di un documento all'anagrafe di Pavia scopre di essere madre, oltre ai figli con il cognome del marito, anche di un'altra figlia con un cognome sudamericano.
Il furto dei documenti
Vengono quindi avviate le indagini per cercare di chiarire l'equivoco. In pratica nel 2010 la 50enne era stata derubata dei suoi documenti d'identità. Documenti che poi sono stati utilizzati, dall'autrice del furto, per registrare la nascita della figlia avvenuta 5 anni dopo in un ospedale di Milano.
Il disconoscimento
La 50enne ha perciò avviato l'iter per il disconoscimento presso il Tribunale di Milano che ora ha registrato l’annullamento dell’atto di nascita.
La figlia, ormai 13enne, nel frattempo è stata presa in carico dai servizi sociali e nei suoi confronti sono state avviate le pratiche di adottabilità.