La colpisce con quindici coltellate al viso, poi chiama la mamma: "L'ho uccisa"
A colpire a morte Gabriella Cusaro, 77 anni, è stato il nipote 26enne, Andrea.
Ha ucciso la zia 77enne e poi ha chiamato la mamma, una tragedia avvenuta intorno alle 5 di venerdì 11 giugno 2021 a Landriano.
Uccisa con quindici coltellate al viso
Gabriella Cusaro, 77 anni, è stata uccisa dal nipote. Almeno quindici i fendenti al volto con un coltello da cucina inferti dal nipote 26enne, Andrea. Una convivenza difficile la loro. Il giovane era andato a vivere da lei all'inizio del lockdown del 2020. Ma sembra che le liti tra i due fossero all'ordine del giorno.
L'ho uccisa
Difficile dire cosa possa essere scattato venerdì scorso nella testa del 26enne. Tutto è avvenuto intorno alle 5 di mattina. Andrea era appena rientrato a casa. Forse l'ennesimo litigio. Poi il raptus. L'ha colpita con una furia improvvisa. Sembra che la 77enne sia stata prima scaraventata a terra, e successivamente colpita con un coltello da cucina.
Poi Andrea ha chiamato la madre: "L'ho uccisa, non ce la facevo più".
I soccorsi
La donna ha allertato i soccorsi. Ma quando sono arrivati per Gabriella Cusaro non c'era già più nulla da fare. Sul posto si sono recati anche i Carabinieri che hanno trovato il 26enne davanti al cancello di casa. Apparentemente tranquillo. La scientifica ha eseguito i rilievi all'interno dell'abitazione e sono stati sentiti alcuni testimoni.
Verso mezzogiorno il corpo dell'anziana è stato trasportato all’istituto di medicina legale dell’Università di Pavia a disposizione della magistratura per lo svolgimento dell’autopsia. Andrea è stato, invece, portato prima al San Matteo per gli esami tossicologici, per capire se fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcol, e poi in caserma dai Carabinieri dove è stato interrogato. E' accusato di omicidio volontario ed è stato trasferito in carcere.
"La Gabriella"
Gabriella Cusaro la conoscevano tutti a Landriano. Per tutti era "la Gabriella", la storica farmacista del paese. Una donna di 77 anni ancora molto attiva che, dopo la morte del marito (titolare di una farmacia del posto), aveva continuato a svolgere la sua professione collaborando con una farmacia in via Larga a Milano.
Andrea Cusaro, invece era "Fragile come il cristallo, forte come il diamante". O almeno così si descrive sul suo profilo social. Chi lo conosce dice sia un giovane problematico e un po’ solitario. Pochi amici ma molte frequentazioni casuali.
Il papà Vittorio, ha un'azienda agricola mentre la mamma Maria Rita Cerri, è pediatra a Landriano. Ed è stato proprio un disagio interiore a compromettere la relazione con i suoi genitori, fino a spingerlo ad andare via di casa, e a rifugiarsi dalla zia.
Quella zia che lo ha accolto come un figlio, lei che non ne aveva. Che ha cercato di aiutarlo in tutti i modi, spronandolo a trovare una sua strada. Ma che alla fine ne è rimasta vittima.
Giada Bigardi