10 arresti

La droga nascosta nelle forme di parmigiano: sequestrati 125 chili di cocaina

Immessa sul mercato la droga avrebbe generato introiti per 20 milioni di euro

La droga nascosta nelle forme di parmigiano: sequestrati 125 chili di cocaina
Pubblicato:

Operazione "Carlo Felice": 10 arresti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Smantellata un’associazione per delinquere dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti operante nelle province di Torino e Asti e con ramificazioni in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Sequestrati oltre 100 chili di droga che avrebbero generato introiti illeciti per 20 milioni di euro.

Traffico di stupefacenti

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di 10 persone (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate di far parte di una associazione per delinquere dedita al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente cocaina).

L’attività investigativa, come riporta Prima Torino, avviata dal Nucleo di polizia economico finanziaria Torino nei primi mesi dello scorso anno, ha consentito di raccogliere significativi elementi indiziari circa l’esistenza del presunto sodalizio criminale, che avrebbe commesso plurimi reati connessi all’importazione e al traffico di stupefacenti.

Secondo gli elementi raccolti il gruppo risulta composto da un trentasettenne di nazionalità albanese con funzioni apicali e da altre nove persone (in tutto dieci: 7 italiani e 3 albanesi), operanti soprattutto in Piemonte (nelle province di Torino e Asti) e con ramificazioni anche in altre regioni italiane.

Depositi di stoccaggio

L’organizzazione - dotata di ingenti risorse economiche - è risultata in ipotesi di accusa avvalersi di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni tra i sodali nonché di diversi luoghi da adibire a deposito di stoccaggio. Ad alcuni dei destinatari delle misure custodiali viene peraltro anche contestata la condotta di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi da sparo.

Alla luce degli indizi raccolti dalle Fiamme Gialle, è stato possibile ricostruire come l’associazione investigata fosse in grado di organizzare operazioni funzionali alla custodia, detenzione e trasporto di narcotico a livello nazionale e internazionale. Ciò attraverso:

  • l’approvvigionamento di elevate quantità di cocaina dall’estero, in particolare dall’Olanda, con successivo trasporto a bordo di autoarticolati;
  • lo stoccaggio del narcotico in siti di deposito ubicati in Piemonte (in particolare nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo) nonché in altre aree del nord Italia (tra cui la provincia di Rovigo);
  • la successiva distribuzione in varie regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna), attraverso “corrieri” e avvalendosi di un ampio parco veicoli (di proprietà o a noleggio). Costoro si sarebbero occupati anche del recupero del denaro provento delle attività illecite.
17022023_062552_IMG2 (1)
Foto 1 di 3
17022023_062622_IMG4 (1)
Foto 2 di 3
17022023_062605_IMG3 (1)
Foto 3 di 3

Sequestrati 100 chili di cocaina

Nel corso delle indagini i militari della Guardia di Finanza hanno intercettato e sottoposto a sequestro alcune partite di sostanze stupefacenti curate dall’associazione, quali circa:

• 100 chili di cocaina purissima rinvenuti, nel mese di aprile 2022, all’interno di un camper, grazie anche all’ausilio di unità cinofile;

25 chili di cocaina purissima rinvenuti, nel mese di giugno 2022, in provincia di Asti, in un furgone diretto in Sardegna e occultati all’interno di 5 forme di formaggio tipo grana padano/parmigiano, appositamente predisposte come carico di copertura.

Valore di 20milioni di euro

Se immesso sul mercato “al dettaglio”, il suddetto stupefacente avrebbe potuto generare introiti illeciti per almeno 20 milioni di euro.

Seguici sui nostri canali