Invece di lavorare, stava su Facebook: impiegata licenziata

Il tutto era iniziato nell'ottobre 2014 quando il legale della segretaria chiese il reintegro della donna al posto di lavoro.

Invece di lavorare, stava su Facebook: impiegata licenziata
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Michela, un’impiegata di Brescia, segretaria part time in uno studio medico della città, è stata licenziata a seguito della troppa attività sui social rilevata dalla cronologia del computer. Sei mila gli accessi negli ultimi diciotto mesi di lavoro a social network, giochi, musica e altre attività.

Troppa attività sui social? Impiegata di Brescia licenziata

Come riporta BresciaSettegiorni.it, tutto era iniziato nell’ottobre 2014 quando il legale della segretaria chiese il reintegro della donna al posto di lavoro. La replica era arrivata subito, con la dimostrazione della cronologia del pc. La conferma era arrivata dal giudice del lavoro del tribunale di Brescia nel giugno 2016 e ribadita pochi giorni fa con il deposito della sentenza di Cassazione che ha rigettato i ricorsi presentati dall’ex segretaria.

Una media di 16 accessi al giorno, su 6 mila, 4.500 erano solo a Facebook, circa dieci minuti ciascuno.

Nessuna possibilità di contestazione della privacy, poi, trattandosi di dati che vengono registrati da qualsiasi computer.

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