Vigevano

Installa una telecamera nel bagno delle donne, dipendente comunale sospeso

E' stato sospeso dal lavoro e resterà senza stipendio per sei mesi

Installa una telecamera nel bagno delle donne, dipendente comunale sospeso
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Dipendente comunale sospeso a Vigevano per aver installato una telecamera nel bagno delle donne.

Installa telecamera nel bagno delle donne

Ha installato una telecamera nel bagno delle donne e per questo un dipendente del Comune di Vigevano è stato denunciato oltre che sanzionato.

La vicenda è avvenuta a inizio agosto. A scoprire quanto stava succedendo è stata una collega dell'uomo, che ha immediatamente informato un superiore. Quest'ultimo ha poi contattato la Polizia Locale che è intervenuta sul posto. L'uomo, messo alle strette ha ammesso tutto.

Notata da una collega

Ad accorgersi di quanto stava avvenendo è stata, come già detto, una collega dell'uomo che, recatasi nel bagno riservato alle donne, ha notato quella piccola telecamera installata senza il consenso di nessuno.

Temendo una violazione della privacy, ha immediatamente denunciato il fatto. Di conseguenza, sul posto, dopo la richiesta da parte di un dirigente comunale, sono intervenuti gli agenti della polizia locale.

Ammette le sue colpe

La telecamera è stata sequestrata e sono iniziati gli accertamenti. Non c’è voluto molto a capire chi fosse stato a installarlo perchè dalla memoria dell’apparecchio si è subito potuto risalire al proprietario. Messo alle strette il dipendente comunale ha ammesso il proprio coinvolgimento evitando così il licenziamento. Si è difeso dicendo di aver installato l'apparecchio per monitorare comportamenti sospetti che riteneva provenire dal bagno.

Sospeso dal lavoro

Adesso, il dipendente è stato sospeso dal lavoro per sei mesi senza stipendio e deve affrontare un'accusa penale presentata dalla polizia locale. Non è ancora chiaro da quanto tempo la telecamera fosse presente nel bagno. Sembra anche che l'apparecchio sia stato trovato prima che potesse registrare qualcosa di compromettente. La vicenda ora è stata presa in carico dalla Procura di Pavia, a cui spetterà la decisione ultima su come procedere.

Anche a Pavia

Una vicenda analoga era già capitata a Pavia lo scorso mese di luglio. A finire nei guai in quel caso fu un 39enne informatico accusato di aver ripetutamente filmato in segreto amiche, colleghe e una vicina di casa utilizzando micro telecamere nascoste in bagni e luoghi privati.

Un'attività illecita andata avanti per ben 15 anni e scoperta quando una vicina ha trovato casualmente una telecamera vicino alla finestra del proprio bagno, notando un cavo sospetto. La scoperta ha portato alla denuncia e al sequestro del computer, cellulare e vari hard disk del 39enne portando al rinvenimento di centinaia di filmati catalogati e divisi per le vittime.

Il 39enne, è così finito a processo con l'accusa di interferenze illecite nella vita privata e molestie. Sono una trentina le donne finite nel suo archivio, di cui 12 che hanno sporto denuncia.

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