Iniziati i lavori di recupero di Villa Nuova Italia a Broni, ora 40 tonnellate di rifiuti da smaltire
Il primo ciclo di interventi prevede la sanificazione della dependance.
Villa nuova Italia: partiti i lavori di riqualificazione: il primo ciclo di interventi, avviato all’inizio della settimana, prevede la sanificazione della dependance.
Partiti i lavori di riqualificazione di Villa Nuova Italia
A stretto giro dal cambio di proprietà dello scorso dicembre, quando l’immobile è passato dal Demanio al Comune di Broni, sono partiti i primi lavori per il recupero di Villa Nuova Italia. All’inizio della settimana è stata infatti avviata la procedura di pulizia e sanificazione della dependance, dove nel corso degli anni si sono accumulate deiezioni e carcasse di piccioni. Le operazioni in corso comprendono sia la rimozione dall’edificio di qualcosa come 40 tonnellate di rifiuti, sia la disinfestazione dai parassiti legati alla presenza dei volatili. Il tempestivo intervento sulle condizioni igienico-sanitarie della struttura secondaria rappresenta, dunque, l’atto d’esordio della progettualità con cui l’amministrazione comunale intende restituire alla comunità di Broni uno dei suoi edifici-simbolo.
Al via la revisione dell'impianto di riscaldamento
Nel breve periodo prenderà inoltre il via il programma di lavori nel nucleo principale: si inizierà con la revisione dell’impianto di riscaldamento e il ripristino del locale caldaia, per poi passare alla rimessa in funzione dell’ascensore.
«Ci siamo mossi da subito – commenta il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – per riportare Villa Nuova Italia a quelle condizioni di decoro che la sua storia reclama. D’altro canto l’acquisizione dell’immobile è un traguardo che la nostra città ha inseguito per oltre 65 anni. Ne siamo orgogliosi, ma allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli dell’importanza di un’attenta opera di recupero di questo monumento architettonico».
Realizzata sul finire dell’Ottocento per scopi residenziali, negli anni Venti del secolo scorso Villa Nuova Italia ospitò una struttura alberghiera e, nel secondo dopoguerra, fu anche sede provvisoria del palazzo municipale. Più volte richiesta dal Comune di Broni, solo alla fine del 2019 è entrata a far parte del patrimonio dell’ente locale, passaggio che ha finalmente spianato la strada all’attesa riqualificazione del complesso.