Denunciati ai carabinieri

Ingannano il prete della parrocchia di Travacò Siccomario e gli rubano una parte di affresco

Si sono finti della Soprintendenza sostenendo di dover valutare le modalità di restauro dell'opera danneggiata nei giorni precedenti

Ingannano il prete della parrocchia di Travacò Siccomario e gli rubano una parte di affresco
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I malintenzionati avranno sicuramente già venduto la porzione dell'opera anche se sembrerebbe essere di scarso valore.

Finti esperti della Soprintendenza

Dal porticato della facciata della chiesa di Travacò Siccomario dedicata alla Natività di Maria Vergine si è staccato la settimana scorsa una parte dell'intonato di un affresco con sopra realizzate alcune decorazioni. Consapevoli dell'accaduto, due malviventi hanno deciso di realizzare un piano per impossessarsi di quella porzione e rivenderla.

Così, nel corso della giornata di venerdì 14 aprile 2023, sono entrati in azione. I truffatori si sono presentati presso la parrocchia e hanno parlato con il responsabile don Gianluigi Repossi. Si sono presentati come esperti della Soprintendenza e sono stati talmente convincenti da ingannare il prete.

Gli hanno detto che avrebbero dovuto portare via il pezzo di intonaco caduto nei giorni precedenti per fare delle valutazioni in merito al restauro dell'opera danneggiata e, senza farsi tante domande, il sacerdote ha accettato di affidare il frammento ai criminali.

Secondo furto in dieci giorni

Soddisfatti della loro truffa, i finti esperti sono andati via con l'intonaco pronti a venderlo di nascosto. La loro speranza era di ricavarne una grande somma ma quel pezzo di affresco sembrerebbe essere di scarso valore. Una volta resosi conto di essere stato fregato, don Gianluigi Repossi si è recato dai carabinieri di San Martino Siccomario denunciando l'accaduto.

Soltanto poco più di dieci giorni fa, giovedì 6 aprile, era stato messo a segno un altro colpo alla parrocchia della Natività di Maria Vergine di Travacò Siccomario. I ladri erano entrati nell'oratorio di notte e da lì avevano raggiunto l'abitazione del sacerdote mettendola a soqquadro e scappando con i soldi delle offerte, un bottino da 2mila euro.

 

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