Influenza stagionale, parte anche a Pavia la campagna vaccinale 2020-2021
Si parte con la somministrazione dei vaccini alla popolazione più fragile. A Pavia aderiscono 315 medici di medicina generale.
Influenza stagionale, al via la campagna vaccinale 2020-2021 a Pavia e provincia. ATS: "Siamo pronti per rispettare i tempi, ma non abbassiamo la guardia. Il vaccino non sostituisce le regole della prevenzione: lavarsi le mani e indossare la mascherina".
Influenza stagionale, al via la campagna vaccinale 2020-2021 a Pavia
La campagna delle vaccinazioni antinfluenzali 2020/2021 prende forma. In provincia di Pavia si parte dal 19 ottobre e hanno già aderito 315 Medici di Medicina Generale su 358, i quali hanno offerto la massima collaborazione. Tutt’ora in fase di definizione è l’adesione di 59 pediatri di libera scelta.
Mai come quest’anno, la vaccinazione antinfluenzale è la migliore arma a nostra disposizione per limitare le complicazioni dell’influenza e per ridurne la diffusione. Nell’attuale situazione, in cui sarà prevedibile la contemporanea circolazione di virus influenzali e Covid-19, la vaccinazione aiuterà a semplificare la diagnosi, la gestione dei casi sospetti e ridurrà il rischio della contemporanea sovrapposizione delle infezioni. L’utilizzo della mascherina, il distanziamento e le misure di prevenzione continuano ad essere le uniche armi per contenere la trasmissione dell’infezione da Covid-19.
Il piano di ATS Pavia
ATS Pavia ha predisposto il piano operativo territoriale riscontrando una forte adesione da parte dei medici di famiglia (88%). La vaccinazione antinfluenzale verrà offerta gratuitamente ai soggetti che, per le loro condizioni personali, corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano la malattia: pazienti fragili, donne in gravidanza o nel periodo immediatamente “postpartum”, over 65, operatori sanitari e bambini fino al sesto anno d’età. In particolare, i bambini tra 6 e 24 mesi verranno vaccinati con vaccino iniettivo, mentre i bambini dai 2 ai 6 anni potranno usufruire del vaccino vivo attenuato, una modalità spray nasale, facilmente somministrabile. I PLS e i centri vaccinali di ASST garantiranno la copertura vaccinale per la popolazione pediatrica fragile.
Su prenotazione
Le vaccinazioni saranno eseguite, previa prenotazione, all'interno degli studi professionali dei MMG e dei PLS che hanno aderito alla campagna o in locali esterni (centri civici, palestre, oratori ecc.) messi a disposizione dai Comuni della provincia, o a domicilio nel caso di pazienti allettati o impossibilitati a deambulare. Inoltre, sarà possibile essere vaccinati presso i centri vaccinali dell’ASST di Pavia (è importante che vengano verificati i luoghi e le modalità di prenotazione sul sito della ASST).
Molti sono stati i Comuni che si sono mostrati sensibili alla tematica delle vaccinazioni e hanno messo a disposizione i loro locali ai 48 MMG che non hanno la possibilità di vaccinare presso il loro studio.
“Sul territorio di Pavia prevediamo la distribuzione di più di 150 mila dosi di vaccini, contro le circa 80.000 dello scorso anno – spiega Mara Azzi, direttore generale di ATS Pavia. Stiamo tenendo conto dell’indicazione di Regione Lombardia di raggiungere il 75% delle persone over 65, arrivando quindi circa a vaccinare 55 mila persone nella fascia d’età corrispondente. Al di là di questa precisa indicazione regionale, abbiamo lavorato sull’importanza di vaccinare il più possibile soprattutto le categorie di soggetti fragili (soggetti oncologici, diabetici, immunodepressi, ecc.), gli operatori sanitari che rischiano più facilmente il contagio, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e le future mamme in attesa, con l'obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone. Le tempistiche individuate garantiscono una corretta copertura considerato che, negli ultimi anni, il picco influenzale si è manifestato tra la fine del mese di gennaio e gli inizi di febbraio".
“Mai come quest’anno - continua la dott.ssa Azzi - sarà importante effettuare il vaccino antinfluenzale e come ATS Pavia contiamo di incrementare il più possibile le percentuali storiche che negli ultimi anni si sono aggirate al 50%. Per questo abbiamo lavorato al piano per molte settimane, consapevoli di essere alla vigilia di quella che si preannuncia come una delle stagioni più complesse degli ultimi anni per la sanità".
Il piano studiato da ATS Pavia, in particolare dai medici dott. Marcello Tirani e dott.ssa Raffaella Brigada, con la supervisione della direzione sanitaria del dott. Santino Silva, ha tenuto conto delle caratteristiche della popolazione, delle abitudini e delle peculiarità territoriali individuando soluzioni su misura.
“Inoltre, anche i medici delle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale istituite per l’emergenza Covid, saranno impegnati per vaccinazioni a domicilio di pazienti non autonomi. Misure studiate in sinergia con il territorio e con la Regione finalizzate a raggiungere l’obiettivo di una copertura vaccinale la più estesa possibile”.
I MMG daranno le indicazioni necessarie ai propri assistiti circa le modalità di effettuazione della vaccinazione.
Vaccinazione antipneumococcica
Il vaccino antipneumococcico 13 valente è offerto in primo luogo ai pazienti con patologie a rischio in coerenza con PNPV tra i quali ricomprendere anche i pazienti risultati Covid-19 positivi che hanno riportato sequele (documentate clinicamente) nell’ambito dell’apparato respiratorio in seguito a patologia da Covid-19.
In relazione alle disponibilità e all’organizzazione di ogni singola ATS è prevista la somministrazione alla coorte dei nati nel 1955. Il vaccino antipneumococcico 23 valente è offerto ai pazienti che l’anno scorso hanno effettuato la vaccinazione antipneumococcica 13 valente (classe 1954)
Patologie a rischio per cui è offerta la vaccinazione antipneumococcica
In modo prioritario sarà offerta una schedula sequenziale PCV13+PPV23 in alcune condizioni definite come ad alto rischio per malattia invasiva batterica, di seguito elencate:
- immunodeficienze congenite o primarie (difetti genetici: aumentata suscettibilità alle infezioni con esordio precoce nel neonato o nell’infanzia, e occasionalmente in età più avanzata),
- immunodeficienze acquisite o secondarie (conseguenti a malnutrizione, neoplasie con metastasi e leucemie che coinvolgono il midollo osseo, trattamenti con radio-chemioterapia e farmaci ad azione immunosoppressiva,
- immunosoppressione per trapianto e malattie autoimmuni, asplenia anatomica o funzionale, infezioni a carico delle cellule del sistema immunitario come HIV/AIDS),
- perdite di liquido cerebrospinale,
- portatori di impianto cocleare,
- emoglobinopatie e talassemie.
In tutte le categorie a rischio di seguito elencate sarà valutata dagli operatori sanitari dei centri vaccinali la possibilità di somministrare una prima dose con vaccino coniugato 13-valente seguita da una dose di vaccino polisaccaridico 23-valente:
- Cardiopatie croniche
- Malattie polmonari croniche
- Diabete Mellito
- Epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcool
- Alcoolismo cronico
- Sindrome nefrosica o insufficienza renale cronica
Alle categorie sopra riportate si aggiunge la possibilità di offrire la vaccinazione antipneumococcica ai pazienti risultati Covid-19 positivi che hanno riportato sequele (documentate clinicamente) nell’ambito dell’apparato respiratorio in seguito a patologia da Covid-19.