Influenza aviaria, rientra l’emergenza in Lomellina dopo la scoperta del focolaio in un allevamento di Galliavola a inizio novembre.
Influenza aviaria, rientra l’emergenza in Lomellina
In Lomellina è rientrata l’emergenza influenza aviaria dopo la scoperta di un focolaio all’interno di un allevamento di Galliavola all’inizio di questo mese.
I veterinari di Ats Pavia avevano infatti riscontrato un focolaio del ceppo H5N1, dopo la morte di quasi 800 capi in un sola notte in un allevamento multispecie composto da polli e anatre, alcuni anche di origine selvatica.
Per evitare il contagio anche tutti gli altri animali facente parti dell’allevamento furono abbattuti: per un totale di circa 10mila capi.
Le zone di protezione e sorveglianza
Per contrastare il diffondersi del contagio nel raggio di tre chilometri dall’allevamento era stata istituita anche una zona di protezione, che è rimasta in vigore fino allo scorso 21 novembre e che ha compreso i Comuni di Galliavola, Ferrera Erbognone, Lomello, Villa Biscossi e Pieve del Cairo. All’interno di questa zona gli animali sono rimasti isolati e c’è stato anche il divieto assoluto di spostare carni di pollame dai depositi frigoriferi e dai macelli.
Ats Pavia aveva disposto anche una zona di sorveglianza che durerà fino al prossimo 30 novembre e che ha compreso 26 Comuni: Alagna, Casei Gerola, Corana, Cornale e Bastida, Dorno, Ferrera Erbognone, Frascarolo, Gambarana, Mede, Lomello, Mezzana Bigli, Ottobiano, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, San Giorgio di Lomellina, Sannazzaro de’ Burgondi, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana, Silvano Pietra, Suardi, Torre Beretti e Castellaro, Tromello, Valeggio, Velezzo Lomellina e Villa Biscossi e che ha coinvolto anche gli allevamenti ricadenti nei Comuni di Mede, Ottobiano, Pieve del Cairo, San Giorgio di Lomellina e Sannazzaro de’ Burgondi.
Nella zona di sorveglianza sono state censite tutte le aziende avicole e gli animali presenti senza riscontrare il diffondersi del virus. Un vero sospiro di sollievo per gli allevatori che temevano per l’abbattimento dei loro capi.