IN LOMELLINA

Imprenditori costretti a svendere la propria attività: banda di usurai agli arresti

Minacce e percosse dopo i prestiti: sequestrati 70 mila euro in contanti

Imprenditori costretti a svendere la propria attività: banda di usurai agli arresti
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Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Vigevano hanno eseguito 4 arresti dopo una complessa attività d'indagine sul territorio vigevanese. Svolta per identificare una banda di usurai che operava sul nostro territorio.

Usurai nel vigevanese

L'indagine è iniziata nel mese di dicembre del 2020, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile, dopo esser venuti a conoscenza delle azioni di un imprenditore locale che, per via della sofferenza finanziaria, si era rivolto a dei soggetti domiciliati a Vigevano e in Lomellina.

Dopo aver ricevuto il denaro dagli indagati, questi ultimi hanno iniziato ad intimidirlo con minacce e percosse rivolte anche ad altre persone, richiedendo la restituzione dei soldi con un interesse del 150%. Richiesta che l'imprenditore non riusciva a soddisfare ritrovandosi poi costretto a cedere un capannone industriale e un'abitazione di proprietà.

Le indagini eseguite hanno permesso di individuare anche un secondo imprenditore che, anch'esso in difficoltà economiche, si era rivolto agli usurai per dei prestiti di denaro. Entrambi gli imprenditori sono stati poi costretti a svendere le proprie attività per coprire l'esorbitanti somme di denaro a loro imposte.

Perquisizioni e arresti

L'attività di indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Pavia ha permesso poi di individuare i componenti della banda criminale. Nel corso dell'operazione, che ha visto impegnati 64 Militari in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Pavia, sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione nei confronti di 4 individui coinvolti.

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati: circa 70 mila euro in contanti, un'arma, un manganello, i documenti contabili delle ditte, le varie attestazioni che dimostravano la restituzione del denaro e circa 80 grammi di marijuana.

Nei confronti di due soggetti è stata applicata la misura cautelare di custodia in carcere, gli arresti domiciliari nei confronti di un terzo e l'obbligo di presentazione giornaliera alla P.G. nei confronti di una donna dipendente di uno dei soggetti.

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