Morto per Covid

"Il signor Giuseppe è deceduto": ma il messaggio sull'auto (in divieto) del defunto non ferma le multe

Aveva 68 anni quando il 14 settembre scorso è uscito di casa per recarsi in ospedale, da dove non è più uscito.

"Il signor Giuseppe è deceduto": ma il messaggio sull'auto (in divieto) del defunto non ferma le multe
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Il proprietario dell'auto era morto da tempo ma, nonostante gli avvisi, gli ausiliari del traffico hanno comunque continuato ad erogare multe per il parcheggio scaduto. A raccontarlo è Prima Lodi.

Deceduto a 68 anni a causa del Covid

Il signor Mosconi Giuseppe aveva 68 anni quando il 14 settembre scorso è uscito dalla sua casa nel piccolo paesino lodigiano di Fombio per recarsi all’ospedale di Piacenza, da dove purtroppo non è più uscito. Dopo essere risultato positivo al Covid è stato ricoverato in medicina d'urgenza ma le sue condizioni si sono aggravate tanto da portarlo, come ultimamente troppo spesso succede a causa di questo maledetto virus, alla morte. Pochi mesi prima era toccato a uno dei fratelli e pure alla moglie: una famiglia straziata dal Coronavirus.

Mosconi era ormai in pensione e viveva solo, motivo che lo ha spinto a recarsi al pronto soccorso più vicino in totale solitudine e senza che nessuno si occupasse di lui.

Quella Mercedes piena di multe

La storia del signor Mosconi, però, è emblematica a causa della sua automobile, una Mercedes parcheggiata da due mesi fuori dall'ospedale dove il pensionato è deceduto. Qualcuno, sapendo che l'automobile apparteneva al pensionato, ha voluto "aggiornare" la Polizia Locale della situazione del proprietario indicando dapprima che il 68enne si trovava ricoverato e, poi, che purtroppo era morto. Ma i messaggi non riusciti a "toccare" i destinatari, che hanno comunque tappezzato l'automobile di multe per il parcheggio non pagato e il divieto di sosta.

"Sono stati gli ausiliari del traffico"

Appena la notizia è circolata la Polizia municipale di Piacenza è stata travolta dalle critiche per la mancata attenzione ai cittadini, per il poco tatto e l'indifferenza con cui, nonostante gli avvisi, gli Agenti hanno deciso di agire ugualmente erogando multe ad un defunto.

Il comandante della polizia Municipale, Giorgio Benvenuti, ha affermato che in questi giorni gli eredi del Mosconi verranno contattati per procedere allo spostamento e alla rimozione del mezzo. Il Comandante però ha voluto soprattutto specificare che le multe sono state erogate dagli ausiliari del traffico e non direttamente dagli Agenti della polizia municipale cittadina. Rimane un mistero, per il momento, chi abbia aperto l'automobile del 68enne per lasciare i messaggi rivolti alla Polizia.

Il commento di Taffo

Perfino Taffo, la ormai nota agenzia funebre famosa per il suo humor nero, ha voluto riprendere questa triste storia commendando "Non è terrorismo, è semplicemente la realtà".

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