Il nonno del piccolo Eitan vuole patteggiare, intanto versa 50mila euro al nipote
La somma versata è frutto di un accordo tra le parti ed è una forma di risarcimento per il presunto rapimento
Oggi, martedì 13 dicembre, si discute in tribunale l'accordo di risarcimento e patteggiamento della pena di 2 anni(sospesa) nei confronti di Shmuel Peleg accusato di aver rapito il nipote.
Chiesto il patteggiamento
Era l'11 settembre 2021 quando, secondo l'accusa, il 59enne avrebbe rapito il nipotino Eitan, all'epoca di 6 anni, con la complicità del suo autista Gabriel Alon Abutbul. Il complice avrebbe guidato nonno e nipote in Svizzera dove sarebbero poi partiti per raggiungere Tel Aviv.
Dopo i fatti di quel settembre è partito un lungo processo ai danni di Peleg e Abutbul accusati di sequestro aggravato, sottrazione di minore all'estero e anche appropriazione indebita di passaporto. Ricordiamo che al momento del presunto rapimento, la tutrice provvisoria di Eitan era la zia paterna Aya residente nel Pavese.
Ora però, dopo cause e ricorsi, sembra che ci si stia avviando alla conclusione della guerra in tribunale. Non c'è più astio, bensì intesa tra le parti ma lo stabilirà con certezza l'udienza di oggi davanti al gup di Pavia Pietro Balduzzi. Peleg vuole patteggiare ed i suoi legali hanno chiesto il patteggiamento della pena sotto i 2 anni sospesa con la condizionale.
Risarciti 50mila euro
Per quanto riguarda l’intesa tra le parti, il nonno materno dell'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone avrebbe versato 50mila euro al nipote per garantirgli le cure di cui avrà bisogno e permettergli di studiare e formarsi. Si tratterebbe già di una forma di risarcimento per il rapimento di cui è accusato Peleg.
I dettagli dell'accordo sono già stati accettati dalla Procura di Pavia durante l'udienza del 24 novembre, probabilmente Peleg riuscirà nel suo intento di scendere a patti ed evitare di finire in carcere. Non sarebbero molte altre le alternative del nonno che aveva tentato anche di fare ricorso contro la zia ma la cassazione lo aveva dichiarato inammissibile.
Quella di oggi potrebbe rappresentare la chiusura di un triste capitolo e l'inizio di una nuova fase della vita del piccolo Eitan. Era il 23 maggio 2021 quando i suoi genitori, il fratellino e i bisnonni hanno perso la vita insieme ad altre 9 persone a causa dell'incidente della funivia Stresa-Alpino-Mottarone. La fune dell'impianto aveva ceduto facendo cadere due cabine nel vuoto.