Il futuro del Gran Premio d’Italia a Monza è a rischio

Tanti i dubbi sul destino del Gp di Monza. I Cinque Stelle puntano il dito sui buchi e su fondi regionali.

Il futuro del Gran Premio d’Italia a Monza è a rischio
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Il rombo dei motori, è proprio il caso di dirlo, si è appena spento. Dopo l’edizione 2018, che ha riservato grande spettacolo e qualche amarezza per il popolo ferrarista, il futuro del Gran Premio d’Italia a Monza è a rischio.

Gran Premio d’Italia a Monza: quale sarà il suo futuro?

Il destino del Gran Premio d’Italia, a Monza, è ancora tutto da scrivere.  Come riporta il giornaledimonza.it  Geronimo La Russa, presidente di Aci si è detto certo del rinnovo dell’accordo con “Liberty Media”, i proprietari del “circus” della Formula Uno. Un ottimismo frenato brutalmente dal presidente di Sias, Giuseppe Redaelli: “La Russa non ha partecipato agli ultimi con Liberty Media, non può dire queste cose. La verità è che siamo molto distanti”.

Una polemica che si ripete

La vicenda del Gp a Monza torna attuale ogni volta che si parla del rinnovo dell’accordo contrattuale. Era già accaduto con Ecclestone e la storia si ripete ora con “Liberty Media”. Nei giorni scorsi era stato il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala ad auspicare un accordo addirittura quinquennale. (Clicca qui per vedere il video con le dichiarazioni di Sala).

Dubbi anche nel Movimento Cinque Stelle

Anche il Movimento 5 Stelle mette in dubbio il futuro del Gp. “L’anno scorso 2017 Sias ha avuto un buco di 11 milioni oltre a 5 milioni ricevuti da Regione Lombardia e da altri milioni elargiti da Aci, provenienti dal pagamento dei bolli, quindi si tratta sempre di aiuti statali mascherati – sottolinea il pentastellato Aurelio Camporeale. “Se il GP di F1 deve continuare in Italia e a Monza che si mantenga con i proventi della vendita dei biglietti e degli sponsor”.

LEGGI ANCHE: IL RACCONTO COMPLETO DEL MONZA GP 2018 (PIU' DI QUARANTA ARTICOLI) SU GIORNALEDIMONZA.IT

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