Il caso di Eitan: il tutore del bambino è l'avvocato, respinto il ricorso dei nonni contro la zia
Il bimbo era stato affidato alla zia nel pavese ma poi è stata nominata solo come affidataria, gli estremi per il ricorso non ci sono.
I nonni materni si erano scagliati contro la nomina della zia paterna come tutrice ma il tribunale ha rifiutato il ricorso, perché?
I primi giorni dopo la tragedia
Era il 23 maggio 2021 quando i genitori, il fratellino e i bisnonni di Eitan hanno perso la vita insieme ad altre 9 persone in quella che la cronaca ricorda come la tragedia del Mottarone. Da quel momento è partita una guerra in tribunale fatta di discussioni e rapimenti.
Nei primissimi giorni dopo l'incidente, si era tenuta una udienza direttamente all'ospedale di Torino dove era ricoverato Eitan ed era stato stabilito che la tutrice provvisoria del piccolo sarebbe stata la zia paterna Aya Biran e che avrebbero vissuto insieme nel pavese dove l'unico superstite era cresciuto.
I nonni materni hanno contestato fin da subito la scelta del tribunale nonostante durante l'udienza decisiva il nonno Shmuel Peleg avesse dato il suo consenso. Peleg ha dichiarato poi che durante la prima udienza era stata scelta come traduttrice una anestesista priva delle qualificazioni di un interprete accusando il tribunale di avergli negato di comprendere interamente quello che stava succedendo.
Inammissibile il ricorso
Il nonno ha accusato i giudici stessi di non essere competenti, a sua detta non doveva essere il tribunale di Torino bensì quello di Pavia dove Eitan viveva. La rabbia di Peleg lo ha indotto nei mesi successivi alla decisione a rapire il nipotino e portarlo in Israele. A settembre era stato arrestato ma poi scarcerato e costretto a non avvicinarsi al bimbo.
Ma la guerra dei nonni non è finita così perché avevano già fatto ricorso in tribunale contro la zia Aya. I due non hanno però tenuto conto che nel frattempo il ruolo della zia è cambiato. Il tribunale per i minorenni di Milano aveva già sostituito la zia nominando un altro tutore del minore, un avvocato.
Questo ha fatto della zia l'affidataria e non più la tutrice quindi la cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso. Ma anche se Aya fosse ancora la tutrice provvisoria non sarebbe comunque possibile alcun ricorso perché si tratta di una decisione revocabile da un momento all'altro. Il verdetto di inammissibilità è stato emesso ieri, il 21 novembre 2022.