Il capo, il telefonista e il finto idraulico o carabiniere: smantellata banda di truffatori seriali di anziani
Un’organizzazione composta da soggetti di etnia sinti domiciliati tra Novara, Biella, Vercelli, Pavia e Torino. Sei arresti e numerose perquisizioni. Responsabili di truffe per mezzo milione di euro

Smantellata banda di truffatori seriali di anziani responsabili di circa 30 colpi tra Varese, Como e Milano: si fingevano tecnici dell'acquedotto o carabinieri per entrare in casa. Sei persone arrestate. Si tratta di un’organizzazione criminale composta da soggetti di etnia sinti domiciliati tra Novara, Biella, Vercelli, Pavia e Torino.
Smantellata banda di truffatori seriali
Negli ultimi mesi, un gruppo criminale specializzato in truffe ai danni di anziani e persone con minori capacità di difesa ha messo a segno numerosi colpi nelle province di Varese, Como e Milano.
Fingendosi operatori del servizio idrico o addetti delle forze dell’ordine, i malviventi riuscivano a estorcere soldi e preziosi alle loro vittime, spesso ignare e spaventate. Ieri, martedì 3 giugno 2025, grazie a un’operazione congiunta dei carabinieri di Luino, è arrivato un duro colpo alla loro escalation criminale.
L’inizio delle indagini
Le indagini sono partite lo scorso autunno dopo la denuncia di una delle vittime. I militari hanno intercettato la finta targa utilizzata per mettere a segno i colpi. Da qui è iniziata una serie di osservazioni e pedinamenti che hanno portato all’identificazione completa della banda, composta da soggetti di etnia sinti domiciliati tra Novara, Biella, Vercelli, Pavia e Torino.
Il modus operandi
Il gruppo operava con una struttura ben definita e ruoli precisi: un capo che pianificava, un telefonista, un autista e finti carabinieri o operatori di aziende energetiche. L’organizzazione aveva anche sistemi di sorveglianza tecnologica per proteggere i mezzi usati durante le truffe: una delle auto è risultata custodita in un box sorvegliato da telecamere connesse a smartphone.
Bottino di 500mila euro
Nel complesso, la banda ha messo a segno almeno trenta colpi, con un bottino stimato intorno ai 500 mila euro. La maggior parte degli episodi si è verificata in provincia di Varese, con qualche incursione anche nelle province di Como e Milano.
Sei arresti e diversi sequestri
L’operazione ha portato all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare e nove perquisizioni. I carabinieri hanno sequestrato sei veicoli, oltre 14.000 euro in contanti, due orologi Rolex e numerosi strumenti utilizzati per le truffe, tra cui oggetti per travestimenti, attrezzi da scasso, spray al peperoncino, 15 targhe clonate, uno scanner per intercettare le comunicazioni delle forze dell’ordine e persino un dispositivo per simulare fughe di gas domestiche.
All’azione hanno partecipato decine di carabinieri provenienti da vari comandi provinciali, unità cinofile e un elicottero del 1° Nucleo elicotteri carabinieri di Volpiano (To), coordinati dall’Autorità giudiziaria di Varese, che ha emesso le misure restrittive.