Dopo due settimane

Identificati gli aggressori del 14enne preso a sassate per antipatie personali

I quattro violenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni erano spalleggiati da altri nove ragazzini che riprendevano la scena con il cellulare

Identificati gli aggressori del 14enne preso a sassate per antipatie personali
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I quattro aggressori sono accusati del reato di lesioni personali volontarie aggravate dall'utilizzo di sassi nell'azione violenta e dal fatto che vittima è minorenne.

Identificati gli aggressori del 14enne

Dopo due settimane di indagini, sono stati finalmente identificati i responsabili dell’aggressione brutale ai danni di un ragazzino 14enne di origine egiziana. Sono quattro i ragazzi indagati, tutti di età compresa tra i 13 e i 15 anni. I Carabinieri della Compagnia di Pavia hanno individuato anche nove giovani che hanno assistito all'episodio.

Sarebbero scaturite solo per antipatie personali le terribili violenze subite da un giovane di 14 anni nel tardo pomeriggio di domenica 1° ottobre. Il malcapitato si trovava in corso Strada Nuova a Pavia insieme a un amico quando è stato avvicinato da un gruppo di ragazzini che lo avevano già infastidito in passato.

Le dinamiche dei fatti

Le indagini sono state effettuate con assidui controlli presso la cupola Arnaboldi, piazzetta del Lino e le vie limitrofe e hanno consentito ai Carabinieri di ricostruire l’intera dinamica dell’aggressione. I giovanissimi erano all’interno della cupola Arnaboldi quando i quattro coetanei hanno cominciato a schernirli.

I violenti, spalleggiati da altri nove ragazzini che si sono limitati a guardare e riprendere la scena con il cellulare, hanno seguito i due amici in una strada limitrofa e hanno iniziato a colpire brutalmente il 14enne. Non si sono limitati ai calci e ai pugni ma l'hanno picchiato anche con un sasso. L'altro giovane è stato invece preso a schiaffi e pugni e ha riportato una prognosi di sette giorni.

Accusati di lesioni personali aggravate

I quattro aggressori sono accusati del reato di lesioni personali volontarie aggravate dall'utilizzo di sassi nell'azione violenta e dal fatto che vittima è minorenne. La Procura della Repubblica dei Minori di Milano ha inoltre sequestrato i cellulari di tutti i ragazzini, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, coinvolti nel fatto.

L'obiettivo è naturalmente quello di trarre ulteriori elementi utili alle indagini. Una volta che il gruppo di aggressori si è allontanato, il giovane rimasto ferito, ha immediatamente contattato il padre che è arrivato rapidamente sul posto. Il 14enne è stato poi trasferito al San Matteo, dove gli è stato riscontrato un ematoma cranico.

Il San Matteo di Pavia

Non era la prima volta che il ragazzo, dimesso con una prognosi di 30 giorni, subiva le angherie di questi giovani violenti ed erano già state fatte delle segnalazioni. Il padre aveva minacciato di farsi giustizia da solo se non fossero attivamente intervenute le autorità.

"Voglio che mio figlio viva in pace. Una volta ha avuto 7 giorni di prognosi - ammette con sconforto il 55enne - ora 30. Se non interviene qualcuno mi faccio giustizia da solo.”

"Condotta compatibile con il tentato omicidio"

In diversi programmi televisivi, esperti e opinionisti hanno commentato la vicenda condannando ogni forma di bullismo ed esprimendo preoccupazione per la situazione sempre più incresciosa che si sta creando a causa delle baby gang.

È una condotta anche compatibile con il tentato omicidio - ha dichiarato la criminologa Roberta Bruzzone in un programma di Rai 2 - perché il mezzo era idoneo. Un colpo in tesa sferrato con quel tipo di violenza avrebbe potuto anche cagionare la morte del ragazzo.”

Le attività di sensibilizzazione dei Carabinieri

Già nel mese di febbraio scorso, l’Arma pavese ha condotto un’altra indagine relativa a degli episodi di rapine e aggressioni a seguito delle quali sono stati colpiti da misure cautelari sei minorenni. Gli attacchi di alcuni gruppi violenti di minori sono sempre più frequenti in città tra la zona della stazione degli autobus e la stazione ferroviaria.

A margine delle attività repressive, i Carabinieri svolgono anche mirate attività di sensibilizzazione dei giovani nell’ambito dei progetti per la “Cultura della Legalità”. Numerosi incontri vengono periodicamente pianificati presso le scuole di tutta la Provincia al fine di accrescere nei giovani la cultura della legalità.

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