"Ho il Covid, mi servono 10mila euro per le cure": ma questa volta la truffa non riesce
A Vigevano e Gravellona Lomellina, altri tre tentativi di raggiro ai danni di persone anziane.
Tre persone anziane non cadono nella rete dei truffatori, grazie anche alle raccomandazioni fatte loro dai carabinieri durante le conferenze organizzate al termine della Messa domenicale.
Il tentativo di truffa
Nel tardo pomeriggio di venerdì 20 novembre 2020 sono tornati all’opera i delinquenti che, nel tentativo di sfruttare gli affetti familiari delle persone anziane, cercano di spillare ingenti quantità di denaro contante o, in alternativa, oggetti preziosi millantando cure miracolose ma costose per loro parenti stretti, affetti dal virus Covid.
Tra le ore 16.00 e le 17.30 di ieri tre cittadini, rispettivamente di anni 76, 81 e 94, due residenti a Vigevano ed uno a Gravellona Lomellina, hanno ricevuto telefonate da due impostori, un uomo ed una donna, che si spacciavano per le figlie e il figlio, bisognevoli di cure immediate ed urgenti in quanto positivi a seguito della pandemia attualmente in corso.
"Ho il Covid, mi servono 10mila euro per le cure"
I malfattori hanno richiesto la somma in contanti di 10mila euro o l’equivalente in gioielli per la somministrazione di farmaci miracolosi e vaccini sperimentali.
Ma non ci cascano...
I tre cittadini non sono caduti nell'inganno e hanno interrotto la telefonata, anche memori delle raccomandazioni fatte loro dai Carabinieri al termine della Messa della domenica. Durante queste conferente viene sempre specificato che non esistono cure miracolose e, soprattutto, che il nostro servizio sanitario non è a pagamento.
Il modus operandi
Questi truffatori usano un sistema molto semplice, dopo la telefonata si presentano immediatamente alla residenza della persona agganciata e si fanno consegnare denaro in contanti/gioielli, i Carabinieri durante le conferenze, che saranno tenute con costanza anche in questo particolare momento storico, ricordano sempre che tale mezzo di pagamento è sconosciuto alla nostra Pubblica Amministrazione, ma ogni somma dovuta per cure mediche deve essere saldata a mezzo ticket e NON IN CONTANTI.
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