PAVIA

Gruppo di ragazzini minaccia l'autista del bus: corsa interrotta e baby-teppisti in fuga

Un gruppo di studenti tra i 15 e i 17 anni semina il caos a bordo di un mezzo della Pavia-Landriano: indagini in corso per identificarli

Gruppo di ragazzini minaccia l'autista del bus: corsa interrotta e baby-teppisti in fuga
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Autista di bus minacciato e corsa della Pavia-Landriano interrotta: baby-teppisti tra i 15 e i 17 anni in fuga. Indagini in corso per identificarli.

Baby teppisti sul bus

Venerdì pomeriggio di tensione sulla linea Pavia-Landriano, dove un gruppo di giovani studenti ha trasformato la corsa di ritorno da scuola in un episodio di minacce e teppismo. L’autista del bus, vittima di insulti e intimidazioni, è stato costretto a interrompere la corsa vicino alla fermata di viale Bligny a Pavia, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.

Minacce e caos a bordo

L’episodio si è verificato poco dopo le 14 del 24 gennaio 2025 quando il bus era partito dall’autostazione di viale Trieste per riportare a casa gli studenti delle scuole medie superiori. Durante il tragitto, sei o sette ragazzi si sono alzati e hanno iniziato a infastidire i passeggeri con urla e comportamenti molesti.

L’autista, accorgendosi della situazione, ha cercato di riportare l’ordine, minacciando di fermare il mezzo. La reazione del gruppo è stata violenta, con minacce dirette verso il conducente.

Baby teppisti in fuga

A quel punto, l’autista ha fermato il bus e aperto le porte, permettendo ai teppisti di fuggire dalle uscite posteriori prima dell’arrivo della pattuglia della polizia locale. Gli agenti, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dell’autista e dei passeggeri, mentre la corsa è stata interrotta. Gli altri studenti sono stati trasferiti sul bus successivo.

Indagini in corso

Le autorità hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del mezzo, che potrebbero consentire l’identificazione dei responsabili. I ragazzi, tutti tra i 15 e i 17 anni, rischiano gravi accuse, tra cui minacce e interruzione di pubblico servizio.

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