Pavia

Giorno del Ricordo, il sindaco Fracassi chiede di revocare l'onorificenza di Cavaliere al Maresciallo Tito

"Come ha scritto Montanelli, celebriamo il ricordo di donne e uomini che avevano due sole colpe: essere nati italiani, voler rimanere italiani".

Giorno del Ricordo, il sindaco Fracassi chiede di revocare l'onorificenza di Cavaliere al Maresciallo Tito
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(Foto di copertina: il Sindaco Fracassi con Gianna Palin, esule giuliano-dalmata).

Nel giorno del Ricordo, il Sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, chiede che venga ritirata l'onorificenza (Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana) attribuita dall'Italia al Maresciallo Tito, nel '69.

Giorno del Ricordo

"Il Giorno del Ricordo è un momento particolare ed emozionante. Sono grato al presidente Ciampi per aver favorito, nel 2004, il riconoscimento della tragedia delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata: vicende taciute per più di 50 anni.

Come ha scritto Montanelli, celebriamo il ricordo di donne e uomini che avevano due sole colpe: essere nati italiani, voler rimanere italiani.

Cose del genere non devono più accadere ed è doloroso che parlarne, oggi, susciti ancora polemiche. Io stesso, negli anni '90, in Regione Lombardia, ho avuto un collaboratore che quel dramma lo aveva vissuto. Ne parlava ancora con un groppo in gola. Diceva di aver perso tutto, tranne la vita.

Eppure, c'è chi ancora nega. È davvero uno scandalo, poi, che il maresciallo Tito abbia ricevuto, nel '69, un'alta onorificenza della Repubblica Italiana. Come cittadino e come Sindaco, chiedo che venga ritirata. I morti sono morti. I carnefici sono carnefici. È un discorso che vale per la Giornata della Memoria e che vale anche per il Giorno del Ricordo. Bisogna continuare a raccontare quanto è successo, anche nelle scuole".

La cerimonia in Prefettura

La ricorrenza

Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita il 30 marzo 2004, vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale dall'8 settembre 1943, data dell'annuncio dell'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile, al 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'Italia.

La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell'Italia.

(Fonte Wikipedia)

La bandiera italiana a mezz'asta in Comune
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