Nuovi sviluppi nel caso Garlasco. Ora si valuta una proroga dell’incidente probatorio, a causa della necessità di recuperare dati genetici essenziali per attribuire il Dna sotto le unghie di Chiara Poggi.
Incidente probatorio, verso la proroga?
Sembra farsi sempre più concreta la possibilità di una proroga dell’incidente probatorio disposto nella nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. L’esame, affidato alla genetista Denise Albani dal gip Daniela Garlaschelli, è centrato su un elemento chiave: capire se il Dna ritrovato sotto le unghie della vittima possa essere attribuito ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e nuovo indagato, e se sia effettivamente utilizzabile ai fini dell’inchiesta.
Il percorso però non è semplice. Per completare le analisi, infatti, è necessario recuperare i dati grezzi utilizzati nel 2014 dal professor Francesco De Stefano, perito della Corte d’Appello che condannò Alberto Stasi a 16 anni di carcere. Al momento sono stati forniti solo i dati del Ris di Parma, rendendo difficile rispettare i termini originari di 90 giorni, scaduti il 17 giugno scorso.
La prossima udienza dell’incidente probatorio è fissata per il 24 ottobre 2025.
Nuovi accertamenti in Questura
In attesa della proroga, mercoledì mattina è previsto un nuovo appuntamento negli uffici della Questura di Milano. Il perito Domenico Marchigiani ha convocato i consulenti dei pm pavesi, delle difese di Sempio e Stasi e della famiglia Poggi per le analisi sulle impronte latenti.
Gli esperti cercheranno tracce dattiloscopiche su alcuni reperti sequestrati 18 anni fa nella villetta di via Pascoli, tra cui l’etichetta di un brick di Estathè, una confezione di biscotti, un sacchetto dei cereali e la pattumiera stessa. Tra gli oggetti c’è anche la cannuccia dello stesso Estathè, su cui era già stato individuato il Dna di Alberto Stasi, finora l’unico esito inedito delle analisi genetiche.