Udienza in Procura

Garlasco, prorogato l’incidente probatorio. Difesa Poggi: “Copione già scritto: la Procura vuole rinviare a giudizio per Sempio”

Perquisizioni anche a casa dei Sempio. La legale Angela Taccia: "Andrea Sempio è tranquillo, come chi non ha nulla da nascondere"

Garlasco, prorogato l’incidente probatorio. Difesa Poggi: “Copione già scritto: la Procura vuole rinviare a giudizio per Sempio”

Come previsto, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli  ha concesso una proroga di 70 giorni per consentire di concludere gli accertamenti disposti nell’ambito dell’incidente probatorio che fanno parte della nuova inchiesta su Andrea Sempio. La nuova udienza per il delitto di Garlasco è fissata per il prossimo 18 dicembre.

Garlasco, proroga per l’incidente probatorio

Tutto come previsto, dunque, anche se l’attenzione si è spostata oggi più che altro sulla notizia dell’indagine sull’ex pm di Pavia  Mario Venditti, accusato di aver ricevuto soldi in cambio dell’assoluzione di Andrea Sempio nel 2017.

LEGGI: Garlasco, indagato l’ex Pm Venditti: “Soldi per far archiviare Sempio”

"Andrea Sempio è tranquillo"

La legale di Sempio, Angela Taccia, non ha commentato gli sviluppi odierni - l'indagine contro l'ex Procuratore di Pavia Mario Venditti accusato di aver favorito l'archiviazione di Sempio nel 2017 a fronte di una "mazzetta", si parla di 35mila euro  - preferendo concentrarsi solo su quanto accaduto stamane in Procura.

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In mattinata sono state effettuate perquisizioni anche a casa dei Sempio.

"Andrea Sempio non è spaventato, è tranquillo. Stamattina era più tranquillo del solito", ha detto la legale.

"Mi ha detto 'sono qui, sono gentilissimi, non so cosa vogliano, non siamo indagati. Ormai siamo abituati alle perquisizioni'. Se uno non ha niente da temere  rimane tranquillo".

Legale di Marco Poggi: "Si accerti la verità sull'impronta 33"

Grande attenzione anche sulla famosa impronta 33.

"Abbiamo insistito ancora una volta per chiedere che si accertasse la verità su questa impronta 33, per quello che risulta a noi non è attribuibile e, incredibilmente, questa è una richiesta a cui sono opposte tutte le altre parti", ha detto l'avvocato di Marco Poggi, Francesco Compagna, a margine della discussione sulla proroga dell'incidente probatorio che si è svolto presso il tribunale di Pavia.

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"Tutte le altre parti non vogliono che si faccia un accertamento su questa impronta 33 il procuratore ha già detto che porterà questo tema davanti alla Corte d'Assise per il procedimento a carico di Sempio, quindi insomma l'impressione è che le scelte siano già state fatte".

"Per noi è un motivo di grande amarezza perché ci aspettavamo appunto che l'incidente probatorio fosse il momento del chiarimento invece il paradosso è che si vanno ad analizzare delle impronte che sono totalmente irrilevanti e, quella che si ritiene essere rilevante non viene analizzata perché ciascuno si vuole tenere nel cassetto la propria consulenza e impugnarla".

Per i legali della famiglia Poggi il copione è già stato scritto: la Procura secondo loro ha già deciso di rinviare a giudizio Andrea Sempio".

"Sembra che ognuno si tenga le consulenze nel cassetto per poi usarle durante il dibattimento".

Soddisfatti invece i legali di Stasi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis, che accolgono con favore qualsiasi elemento possa far luce piena sulla vicenda, inchiesta sul Procuratore Venditti compresa.

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Lovati: "Lo scoop di oggi fa ridere i polli"

Massimo Lovati, riguardo all'inchiesta ai danni del Procuratore Venditti, ha parlato questo pomeriggio a "la Vita in Diretta" su Rai Uno:

"Un duro colpo, questa inchiesta, per Sempio? Tutt'altro... una carezza che non ci fa nè caldo, nè freddo. Fa ridere i polli l'idea che la famiglia di Sempio si metta a corrompere per 30mila euro un magistrato che guadagna 40mila euro al mese. Che senso aveva comprare un'archiviazione che io avevo comunque già in tasca?".

Questa mattina sono 9 le persone perquisite, fra cui gli zii di Sempio, che avrebbero girato ai genitori dei soldi. La posizione dell'avvocato Lovati è che i movimenti bancari possano spiegarsi molto più semplicemente: la famiglia allargata avrebbe fatto fronte comune per aiutare i genitori di Sempio ad affrontare le spese legali.

E sulle intercettazioni dalle quali sembrerebbe che Andrea Sempio e suo padre Giuseppe sapessero già le domande che avrebbero fatto loro gli inquirenti:

"Gliel'avevo dette io le risposte, sono stati intercettati subito dopo essere usciti dal mio studio. Io mi ero letto tutte le carte, avevo già capito che non c'era nulla, in quella indagine, sapevo benissimo che domande potessero fare ad Andrea e l'ho preparato a dare tutte le risposte".