A QUARTO GRADO

Garlasco, parla l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti: “Sempio? Non c'entra nulla con questo omicidio”

Il magistrato che archiviò due volte il nuovo indagato dell'omicidio di Chiara Poggi: “Senza revisione della sentenza, non si può ignorare il verdetto della Cassazione”

Garlasco, parla l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti: “Sempio? Non c'entra nulla con questo omicidio”
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L’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, torna a parlare del caso Garlasco, ribadendo che Andrea Sempio non ha alcun legame con l’omicidio di Chiara Poggi. Venditti sottolinea che, in assenza di una revisione, la sentenza della Cassazione che condanna Alberto Stasi resta definitiva. Pur evidenziando alcune “anomalie” procedurali, conferma che le indagini su Sempio non hanno mai prodotto elementi incriminanti.

Parla l'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti

“Sul caso di Andrea Sempio pesa come una montagna il giudicato della Cassazione".

È netto Mario Venditti, ex procuratore capo di Pavia, che ha archiviato per due volte il nome dell'amico del fratello di Chiara Poggi, iscritto per la terza volta nel registro degli indagati a marzo 2025. Intervistato da Gianluigi Nuzzi durante la trasmissione Quarto Grado, andata in onda venerdì 20 giugno 2025, Venditti ha chiarito:

“La sentenza definitiva ha stabilito che l’unico colpevole dell’omicidio di Garlasco è Alberto Stasi. Senza una revisione, non si può uscire da questa verità giudiziaria".

La denuncia della madre di Stasi

Venditti ha precisato di non aver mai indagato su Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015 per l’omicidio della fidanzata. Le sue valutazioni si riferiscono esclusivamente alle indagini su Andrea Sempio, al centro di una denuncia presentata nel 2016 dalla madre di Stasi. Allegati alla denuncia, elementi raccolti da consulenti di parte, tra cui tracce di Dna che, secondo l'accusa, avrebbero potuto collocare Sempio sulla scena del crimine.

“Dobbiamo tornare alla prima archiviazione", ha detto Venditti, ricostruendo come la denuncia fu depositata presso la Procura generale di Milano. Una situazione anomala, secondo il magistrato:

“Il procuratore generale, che ha competenza sulla revisione, mi trasmise copia della denuncia e la inviò anche alla Corte d’Appello di Brescia. Ma nessuno aveva chiesto la revisione della sentenza, quindi Brescia dichiarò il non luogo a procedere. Non sapevano cosa farsene".

Mario Venditti intervistato da Gianluigi Nuzzi a Quarto Grado

Lo scontrino, le telefonate, il DNA

Nel mirino della denuncia, tre elementi principali: lo scontrino che proverebbe l’assenza di Sempio da Garlasco il 13 agosto 2007, tre telefonate fatte nei giorni precedenti l’omicidio, e il profilo genetico.

“Abbiamo interrogato Sempio su tutti questi aspetti. Ma non è emerso nulla che lo colleghi al delitto”, ha ribadito l’ex procuratore, aggiungendo: “Le sue esternazioni, i commenti con il padre... sono tipici di chi è coinvolto in un'indagine. Ma non bastano per accusare una persona".

L’informativa dei Carabinieri del 2020

Venditti ha poi rivelato un altro aspetto controverso, legato a un’informativa dei carabinieri del 2020 nell’ambito di un’indagine per stalking ai danni dell’avvocata Giada Bocellari, legale di Stasi. Nel documento si parlava di “elementi che potrebbero non mettere fine alla vicenda giudiziaria”.

Ma, alla verifica, quei presunti elementi erano solo estratti dalle sentenze di condanna già passate in giudicato.

“La polizia giudiziaria non deve criticare le sentenze - ha dichiarato Venditti-  ma condurre indagini e riferire i fatti. Rivalutare elementi già giudicati non è corretto. È un’anomalia.”

"Andrea Sempio non c'entra nulla"

Per l’ex procuratore, il percorso giudiziario è stato corretto e completo.

“Andrea Sempio non c'entra nulla con questo omicidio", ha ribadito con fermezza.

"Tuttora lei pensa questo?", gli chiede Gianluigi Nuzzi al termine dell'intervista. "Assolutamente sì, per la sentenza della Cassazione sulla scena del crimine c’era una sola persona". E secondo lei? "Una sola" ha concluso Venditti.

 

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