CRONACA

Garlasco, nuovo sequestro di telefoni e pc per l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti

La Procura di Brescia punta a chiarire i presunti legami tra l’ex magistrato e la famiglia Sempio

Garlasco, nuovo sequestro di telefoni e pc per l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti

La Procura di Brescia ha disposto un nuovo sequestro di dispositivi informatici per l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e due ex carabinieri, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione legata all’archiviazione di Andrea Sempio nel caso Poggi. L’obiettivo è trovare prove di pagamenti e comunicazioni sospette tra indagati e la famiglia Sempio.

Nuovo sequestro informatico per Venditti

La Procura di Brescia ha disposto un nuovo sequestro di dispositivi informatici nei confronti dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e degli ex carabinieri della polizia giudiziaria Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. L’indagine riguarda la presunta corruzione dell’ex magistrato per agevolare, nel 2017, l’archiviazione di Andrea Sempio nell’ambito del caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel agosto del 2007.

La decisione segue la bocciatura, da parte del Tribunale del Riesame di Brescia, dei precedenti sequestri di pc, tablet e altri dispositivi elettronici. Non sono ancora note le motivazioni del Riesame, ma la Procura ipotizza lacune nella richiesta originaria, dato che invece il sequestro di materiale cartaceo era stato autorizzato.

Cosa cercano gli inquirenti

La nuova operazione punta a raccogliere foto, email, messaggi e file presenti nei dispositivi di Venditti, Sapone e Spoto. L’obiettivo è individuare possibili tracce di atti del procedimento, denaro e incontri tra gli indagati ma pure conversazioni con linguaggio criptico o allusivo, anche tra contatti memorizzati con soprannomi o abbreviazioni.

Secondo la Procura, questi dati potrebbero confermare l’ipotesi che l’archiviazione di Sempio sia stata pilotata attraverso pagamenti in contanti, motivo per cui Venditti è accusato di corruzione in atti giudiziari.

La strategia investigativa

Gli inquirenti intendono analizzare i device per ricostruire:

  • le modalità delle indagini del 2016-2017 su Sempio;
  • i rapporti tra inquirenti, famiglia Sempio e i loro legali o consulenti;
  • eventuali flussi di denaro finalizzati a influenzare le indagini;
  • canali di gestione dei pagamenti ricevuti.

Dopo lo stop parziale del Riesame, il procuratore Francesco Prete e la pm Claudia Moregola hanno notificato un nuovo decreto di sequestro, ritenuto dagli inquirenti più solido sotto il profilo giuridico.

L’appunto a casa Sempio

Gli inquirenti puntano a reperire una massa di dati ampia, ritenuta necessaria per verificare sospetti emersi da un appunto trovato a casa Sempio: “Venditti gip archivia X 20. 30. € euro”.

La Procura vuole anche chiarire se Andrea Sempio, ora indagato in concorso per l’omicidio di Chiara Poggi, fosse a conoscenza in anticipo delle domande dell’interrogatorio del 10 febbraio 2017 e del contenuto della consulenza genetica di Pasquale Linarello, consegnata alla famiglia prima della discovery ufficiale. L’analisi dei dispositivi potrebbe rivelare eventuali invii a terzi o la memorizzazione della consulenza.

Il legale di Venditti, Domenico Aiello, ha già segnalato la vicenda al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, definendo la nuova misura come un’“aggressione in corso senza precedenti” nei confronti del suo assistito.