CRONACA

Garlasco, nuova svolta: il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione

Al centro dell’indagine un presunto pagamento di 20-30 mila euro per l’archiviazione del figlio nel 2017

Garlasco, nuova svolta: il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione

Nuova svolta nel caso Garlasco: la Procura di Brescia indaga Giuseppe Sempio, padre di Andrea, per corruzione in atti giudiziari. E’ sospettato di aver versato 20-30 mila euro per ottenere l’archiviazione del figlio nel 2017. E in effetti, quando uscì la notizia dell’inchiesta su Venditti era sembrato quanto meno strano che si indagasse il corrotto e non il corruttore… a meno che nella vicenda poi spunti anche un altro capo d’imputazione, vale a dire la concussione, qualora si accertasse che papà Sempio ha pagato, ma che è stato l’allora Procuratore a proporgli di sganciare una “mazzetta”.

Indagato il padre di Andrea Sempio

A quasi diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco si arricchisce di un nuovo e clamoroso sviluppo. Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, è indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari insieme all’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti.

L’iscrizione nel registro degli indagati è stata notificata il 30 ottobre 2025 e confermata da fonti investigative, dopo un’anticipazione del Tg1.

L’ipotesi di corruzione

Secondo gli inquirenti, Giuseppe Sempio avrebbe versato tra i 20 e i 30 mila euro a Venditti nel febbraio 2017, con l’obiettivo di ottenere l’archiviazione della posizione del figlio Andrea, allora sospettato per l’omicidio di Chiara Poggi.

L’atto notificato indica che il procedimento per corruzione in atti giudiziari è stato formalmente aperto a Pavia e prevede accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi sequestrati.

Mario Venditti

“Venditti gip archivia per 20.30 euro”

Il nome di Giuseppe Sempio era già emerso lo scorso 26 settembre, quando la sua abitazione era stata perquisita insieme a quella di Venditti. In quell’occasione, gli investigatori avevano rinvenuto un appunto scritto a mano dal padre di Andrea con la frase:

“Venditti gip archivia per 20.30 euro”

Un elemento considerato dagli inquirenti un possibile indizio di corruzione, anche se Sempio ha sempre sostenuto che si trattasse di una nota personale relativa ai costi sostenuti per il pagamento dei vecchi avvocati difensori, non di denaro versato a magistrati.

Gli accertamenti tecnici

Per proseguire le indagini, i magistrati bresciani hanno disposto l’estrazione delle copie forensi dai dispositivi sequestrati a Giuseppe Sempio e a Mario Venditti.

Le operazioni, fissate per il 3 novembre 2025 presso lo studio dell’informatico Matteo Ghigo a Pinerolo (TO), dovranno includere sia i dati presenti sia quelli eventualmente cancellati. Gli accertamenti avranno una durata di 45 giorni. Entrambi gli indagati potranno nominare propri consulenti tecnici di parte.

Già nel settembre scorso, gli atti relativi ai sequestri facevano intuire che, se Venditti fosse risultato il presunto “corrotto”, i familiari di Andrea Sempio potessero essere considerati i possibili “corruttori”.

Ora, con la formale iscrizione di Giuseppe Sempio tra gli indagati, l’ipotesi accusatoria della Procura di Brescia prende corpo, segnando una nuova svolta in uno dei casi più controversi della cronaca giudiziaria italiana.

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