Garlasco Massimo Lovati ieri giovedì 13 novembre 2025 in Procura a Brescia, ha confermato di aver ricevuto 15mila euro in nero dalla famiglia Sempio criticando l”inchiesta: “Fa ridere”
Lovati in procura a Brescia
È durata circa quattro ore l’audizione di Massimo Lovati davanti alla pm Claudia Moregola di Brescia, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione legata al caso Garlasco. Lovati, ex legale di Andrea Sempio, è stato ascoltato come “persona interessata” e ha ribadito quanto aveva già dichiarato in precedenza: aver ricevuto circa 15mila euro in nero dalla famiglia Sempio per il suo incarico difensivo.
Il lavoro collegiale degli avvocati
Lovati ha spiegato che il suo incarico era parte di un lavoro collegiale con gli altri due legali di Sempio, Simone Grassi e Federico Soldani, sentiti ieri come testimoni. Il trio aveva contribuito all’archiviazione del 37enne nel 2017, oggi nuovamente indagato per omicidio in concorso di Chiara Poggi.
Al termine dell’audizione, Lovati ha riferito che gli altri due ex avvocati avrebbero confermato la sua versione dei fatti. Tuttavia, permangono alcune divergenze: mentre anche Grassi e Soldani avrebbero ammesso di aver ricevuto denaro contante, secondo loro era Lovati a gestire i conti, mentre Lovati sostiene che fossero loro stessi a farlo.
“Io non ho mai chiesto soldi, andavo a prendere i soldi che chiedeva Soldani. Dove sono finiti i soldi dei Sempio? Ma che ne so. Non lo so. Io so quello che han dato a me“, ha dichiarato all’uscita dalla Procura.
Indagine per corruzione
Nell’inchiesta bresciana risultano indagati l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, come corrotto, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea, come corruttore. Lovati, interrogato sullo sviluppo del fascicolo, ha confermato di considerare l’indagine destinata a concludersi senza conseguenze: “Ho sempre detto che mi fa ridere”.