Garlasco: Marco Poggi era davvero in Trentino? Gli avvocati della famiglia: “Basta falsi scoop”
Il settimanale Giallo pubblica la presunta testimonianza del gestore dell’hotel dove i familiari di Chiara Poggi soggiornarono nel 2007

Una testimonianza dell’albergatore di Falzes, riportata dal settimanale Giallo, mette in dubbio la presenza del fratello di Chiara Poggi e del suo amico nel giorno del delitto di Garlasco. Gli avvocati della famiglia smentiscono con forza.
(Foto di copertina: Marco Poggi dopo l'interrogatorio dello scorso 22 maggio)
"Marco Poggi non era in Trentino il giorno dell'omicidio"
A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di via Pascoli, a Garlasco, un nuovo elemento riaccende i riflettori su una delle poche certezze sin dall’inizio delle indagini.
Secondo quanto riportato dal settimanale Giallo, il gestore dell’albergo di Falzes (Trentino), dove i familiari della vittima erano in vacanza al momento del delitto, avrebbe fornito una testimonianza sorprendente mettendo in dubbio la presenza di Marco Poggi, fratello della ragazza, e del suo amico Alessandro Biasibetti.
Il racconto dell’albergatore
Stando a quanto anticipato da Giallo, il gestore avrebbe dichiarato di ricordare molto bene quei giorni ricordando che in hotel soggiornarono i coniugi Giuseppe Poggi e Rita Preda, mentre non ricorda la presenza del figlio Marco né di Biasibetti.
Sostiene inoltre di ricordare distintamente il momento in cui i genitori furono avvisati della tragedia e lasciarono la struttura, ma di non avere alcuna memoria del nome Biasibetti, oggi frate.
Giallo sottolinea poi che non risulterebbero accertamenti ufficiali svolti dagli inquirenti presso la struttura ricettiva, né subito dopo l’omicidio né negli anni successivi. La versione della famiglia Poggi, che ha sempre affermato di trovarsi a Falzes con Marco e la famiglia Biasibetti, non è mai stata messa in discussione.
Ha davvero un peso la dichiarazione?
Un conto è dire che Marco Poggi non era in Trentino: quello sarebbe sì uno scoop, quanto meno perché costringerebbe a domandarsi perché i Poggi hanno sostanzialmente mentito per tanti anni.
Ma l'albergatore di Falzes dice un'altra cosa. Dice semplicemente che non si ricorda di Marco, il che è ben diverso. E che non si ricorda dei Biasibetti, ma di altre due famiglie bergamasche con le quali i Poggi avevano stretto amicizia.
I Biasibetti potevano benissimo stare nell'hotel a fianco e anche Marco poteva essere con loro e il suo amico.
Ma perché lo scoop sarebbe tale?
Giallo scava nel solco delle suggestioni del "visionario" avvocato di Sempio, Massimo Lovati (almeno due i suoi "sogni" saliti agli onori delle cronache nelle ultime settimane), che aveva buttato lì enigmaticamente come Marco poteva benissimo tornare a casa nel giro di due ore dal Trentino ("Non era mica a New York"), mettendo insieme anche il giallo della luce che la sera prima del delitto sarebbe stata vista accesa a casa della nonna dei Poggi a Groppello.
In definitiva, anche se fosse, non si capisce quale ruolo nell'omicidio vorrebbero attribuire al fratello queste teorie del ritorno "di nascosto".
La reazione dei legali
Immediata la replica dei legali della famiglia Poggi, gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, che hanno definito infondate le ricostruzioni diffuse:
“Non c'è limite alla fantasia, né alla volontà di vendere falsi scoop sulla pelle delle persone coinvolte".
Hanno inoltre lamentato l’assenza di una presa di posizione da parte della Procura di Pavia, che non sarebbe intervenuta a contrastare la proliferazione di supposizioni prive di riscontri.
Giallo sottolinea che, nonostante la rilevanza, nessun investigatore avrebbe mai contattato l’albergatore per confermare o smentire le presenze effettive nell’hotel. Un dettaglio che non aggiunge comunque alcuno scoop su come furono condotte le verifiche all’epoca...
L’inchiesta
Nel frattempo, proseguono le indagini riaperte dalla Procura nel marzo 2025, con l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico stretto di Marco Poggi. Sempio è accusato di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, già condannato in via definitiva nel 2015.
A maggio, Marco Poggi è stato ascoltato dagli inquirenti a Mestre, dove oggi risiede, lontano dai riflettori. Contestualmente, anche Stasi è stato interrogato a Pavia. Sempio, invece, non si è mai presentato.
“Marco ha risposto serenamente a tutte le domande – aveva riferito allora l’avvocato Compagna – e continua a credere nell’innocenza dell’amico Sempio”.
Le indagini stanno ora passando al vaglio i reperti raccolti nel 2007 e nei mesi successivi. È in corso l’incidente probatorio per cercare nuove impronte e tracce biologiche. Il prossimo passaggio cruciale è fissato per il 4 luglio, con l’analisi delle provette conservate all’epoca delle prime indagini.
Da Falzes a Garlasco ci vogliono 4 ore 7 4 ore e mezza Non due (a meno che hai u elicottero)