CRONACA

Garlasco, i consulenti in Questura a Milano per l'incidente probatorio. Garofano: "Credo nell'innocenza di Sempio"

Esperti e consulenti al lavoro sulla conservazione dei reperti: possibile rinvio a giudizio per Andrea Sempio

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Generale Garofano, consulente di Sempio

Martedì 17 giugno 2025 sarà una mattinata decisiva, con l’incidente probatorio, un passaggio cruciale per la riapertura del caso del delitto di Garlasco.

Presso gli Uffici della Polizia Scientifica della Questura di Milano, in via Fatebenefratelli, fanno il loro ingresso il Generale Garofano, consulente di Sempio, Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, e Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi.

Incidente probatorio, Questura di Milano

I consulenti si sono riuniti nella mattinata odierna con l'obiettivo di acquisire e "cristallizzare" le prove che potrebbero essere utilizzate in un eventuale rinvio al giudizio di Andrea Sempio, volto fondamentale nelle indagini per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto ben 18 anni fa, che la Procura di Pavia ha indagato dal marzo scorso con l'accusa di concorso in omicidio. 

 

Particolare attenzione verrà rivolta ai reperti consegnati ai consulenti lo scorso 12 giugno 2025, prove che  per anni sono state custodite in scatoloni rimasti intatti tra il comando dei carabinieri di via Moscova a Milano e l’edificio dell’ex Medicina Legale dell’ospedale San Matteo di Pavia.

Si tratta di  58 fascette adesive, oltre al materiale biologico e alle impronte rilevate nella casa della famiglia Poggi, in parte mai analizzate o semplicemente mai utilizzate. Attenzione scrupolosa anche per il tappetino insanguinato prelevato dal bagno di casa Poggi e le confezioni di yogurt e tè vuoti lasciati in cucina dopo la colazione, oltre alla spazzatura della casa.

 

L'ingresso dei consulenti

La Questura di Milano è stata presa d'assalto per l'arrivo dei consulenti delle parti, i quali assisteranno a un'attenta operazione in cui non si svolgeranno nuove analisi, bensì verranno rivalutate le conclusioni che potrebbero determinare un eventuale rinvio a giudizio dell'indagato Andrea Sempio.

Secondo il consulente dell'indagato citato in precedenza, lo stato di conservazione dei reperti acquisiti in passato è di estrema importanza. Ha inoltre ricordato l’affermazione del dottor Ricci, il quale dichiarò che il DNA maschile parziale rilevato potrebbe ricondurre a soggetti non presenti nella banca dati. Pertanto, questo elemento non risulterebbe idoneo per attribuzioni definitive.

"Lo stato di conservazione dei reperti è assolutamente importante. Adesso li dobbiamo aprire: non li abbiamo ancora visti, li abbiamo solo ritirati. Li analizzeremo e ne discuteremo. Faremo i campionamenti, perché il risultato è quello che conta; su di essi faremo le nostre valutazioni. Io aspetto l'incidente probatorio. Il professor De Stefano ha stabilito che il DNA maschile parziale non è idoneo ad alcuna attribuzione e condivido questa valutazione. Il dottor Ricci ha confermato che quel DNA potrebbe appartenere a molti uomini non presenti nella banca dati usata per il calcolo biostatistico, quindi ritengo che la distinzione sia abbastanza chiara. Stamattina apriremo alcuni reperti e valuteremo la catena di custodia e lo stato di conservazione. Le tecniche del DNA sono molto sensibili e dipendono dallo stato dei reperti e da eventuali alterazioni causate dalle sostanze organiche presenti.

 

Questo si potrà stabilire solo dopo le campionature e le analisi. Fino a prova contraria, credo nell'innocenza di Andrea Sempio, quindi non mi aspetto risultati eclatanti. Tuttavia, l'incidente probatorio è stato avviato proprio per questo. La Procura ha deciso di effettuare questa ulteriore verifica, e la rispetto. Ci sono dei sospetti su Andrea Sempio, ma questi sospetti hanno evidentemente bisogno di certezze e di dati oggettivi, che fino ad ora non sembrano essere emersi. – continua il Generale Garofano – Nuove analisi potrebbero confermare l'estraneità di Andrea Sempio oppure fornire risultati su cui tutti discuteremo. Io sono un esperto, rispetto i pareri altrui, ma mi baso sui dati scientifici e su tutto ciò che emergerà dalle analisi.

Tutte le altre considerazioni che non si basano su dati scientifici preferisco non commentarle. L'impronta, riportata da un giornale, rilevata sulla parete sinistra, non ha alcun riscontro né nelle indagini del Ris né in quelle del dottor Testi. Non credo che le persone possano volare: altrimenti dovremmo ipotizzare che qualcuno abbia un piede sospeso e l'altro su un piano che poi non ha alcuna ulteriore traccia nella villetta. Mi sembra un'ipotesi suggestiva, ma valuteremo sempre con grande cautela e attenzione." conclude il consulente di Andrea Sempio.

Prende la parola la consulente di Alberto Stasi, attualmente accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata, Chiara Poggi. Giada Bocellari si concentra, come gli altri, sullo stato di conservazione dei reperti, che potrebbero ribaltare l'esito del processo.

"Vediamo come sono stati conservati. Se facciamo le analisi è perché ci aspettiamo qualcosa, se ci sia effettivamente qualcosa questo non lo sappiamo. " afferma Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi.

 

In conclusione, prima dell'ingresso in Questura, il consulente Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi, ha risposto ad alcune domande, soffermandosi sugli esiti delle indagini risalenti al biennio 2014-2015.

"Più informazioni si hanno, più se ne rendono disponibili per l'Autorità Giudiziaria, che deve tirare le fila, coordinare l'attività completa e instaurare un procedimento penale a carico di un eventuale indagato. Credo che al momento si stia lavorando sugli esiti di ciò che è stato depositato tra il 2014 e il 2015, ovvero all'epoca del processo di rinvio del professor De Stefano, uno dei principali esperti della materia. Tutti conosciamo le conclusioni, ma queste sono state rielaborate in relazione al DNA di Andrea Sempio." – ha dichiarato Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi.

 

Non è che siano state rifatte le analisi, quindi bisogna vedere se i periti, rivalutando le conclusioni di De Stefano e svolgendo un'attività di carattere statistico, possano arrivare a nuove conclusioni. La certezza che abbiamo oggi è che le nuove attività verranno svolte da laboratori certificati, quindi abbiamo la sicurezza che non ci sarà contaminazione. Quello che è avvenuto nel 2014, all'epoca degli altri accertamenti, io sinceramente non lo posso sapere. Le operazioni potrebbero durare tutta la giornata."

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