Garlasco: cosa succede nel 2° round dell'incidente probatorio oggi, giovedì 19 giugno 2025, a Milano

Come abbiamo detto, è già bagarre fra i periti nell'incidente probatorio della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco.

Tanto che nella lunghissima giornata di martedì (17 giugno 2025), dopo 9 ore, il lavoro di verifica dello stato di conservazione dei reperti dell'agosto 2007 - da rivalutare sulla base delle nuove tecnologie - è rimasto a metà.

Ci si aggiorna dunque oggi, giovedì 19 giugno 2025: vediamo cosa succederà in questo 2° round.

Garlasco: 2° round dell'incidente probatorio

Ricordiamo i protagonisti dell'incidente probatorio, che serve per "cristallizzare" le prove da utilizzare durante il futuro eventuale dibattimento, cioè se il gup deciderà alla fine di rinviare a giudizio o meno Andrea Sempio, che la Procura di Pavia ha indagato dal marzo scorso con l'accusa di concorso in omicidio (insieme ad Alberto Stasi, già condannato per il delitto, o con altre persone).

A supervisionare le operazioni negli uffici della Polizia Scientifica della Questura di Milano, la convocazione è alle 10, il giudice per le indagini preliminari (gip) di Pavia Daniela Garlaschelli.

Presenti i nuovi consulenti nominati proprio dal gip Garlaschelli, ovvero la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, i consulenti della Procura, Carlo Previderè e Pierangela Grignani, i consulenti della difesa di Sempio, Luciano Garofano, che fu il comandante dei Ris di Parma, più Luigi Bisogno, ex ispettore superiore della Polizia di Stato, ancora per la famiglia Poggi i consulenti Marzio Capra, Dario Redaelli e Calogero Biondi e infine per la difesa di Stasi, i consulenti Ugo Ricci e Oscar Ghizzoni.

Cosa è successo martedì

 

Intanto, ricordate le "fascette paradesive" di cui s'è tanto parlato in questi giorni? L'idea è che, usate 18 anni fa per raccogliere le impronte digitali, potessero ancora recare con sé materiale biologico mai analizzato. Ebbene non ci sono più: al loro posto s'è scoperto che erano state utilizzate pellicole di acetilato che nel tempo si conservano molto più difficilmente…

Ad ogni modo, martedì su 17 "fogli" (su 34 in totale) sono stati effettuati 24 campionamenti: da ogni fascetta sono stati raccolti due campioni, uno per le analisi genetiche, sul residuo è stato eseguito invece l’Obti test per verificare la presenza di sangue, ma ha dato sempre esito negativo.

Di sangue umano è risultata priva anche l’impronta 10 sulla porta di ingresso di casa Poggi, ma l’esame sarà ripetuto con un tampone più carico in laboratorio.

Invece, niente intonaco da analizzare a proposito dell'impronta 33 (quella sul muro attribuita dalla Procura a Sempio): non si trova, né si è scovato un verbale che ne accerti la distruzione o il fatto che sia stato interamente consumato negli esami fatti all’epoca.

Cosa succede oggi

Insomma oggi via all'analisi delle 17 pellicole rimaste.

Poi toccherà (anche perché in corso d'opera martedì si sono accorti che mancava il decreto formale di sequestro, poi recuperato, e tutto s'è fermato) al frammento macchiato di sangue del tappetino da bagno, al cucchiaino, alla scatola dei cereali, ai tamponi eseguiti sulla vittima, e al contenuto della spazzatura trovato in cucina, vale a dire i due vasetti di Fruttolo, il brick di tè freddo, l’incarto dei biscotti e il piattino.

L'ultimo (e più importante) step - più avanti - sarà l’analisi delle tracce di Dna trovate sulle unghie di Chiara e la loro comparazione con il tampone salivare prelevato a marzo a Sempio.