RESTA ANGELA TACCIA

Garlasco, Andrea Sempio revoca l’incarico all’avvocato Massimo Lovati

L'avvocato era finito nella bufera dopo le dichiarazioni rese nella trasmissione web “Falsissimo” di Fabrizio Corona

Garlasco, Andrea Sempio revoca l’incarico all’avvocato Massimo Lovati

Massimo Lovati non sarà più l’avvocato di Andrea Sempio nel caso di Garlasco, dopo le sue recenti dichiarazioni in televisione. Angela Taccia resta a difenderlo, a giorni si avrà il nome del sostituto. Parallelamente, Lovati è anche indagato per diffamazione a Milano.

Andrea Sempio revoca l’incarico a Massimo Lovati

Massimo Lovati non sarà più l’avvocato di Andrea Sempio, attualmente indagato per la morte di Chiara Poggi nel caso di Garlasco. La notizia, anticipata sui social dalla trasmissione Quarto Grado, non è ancora ufficialmente formalizzata in Procura, dove i documenti della revoca devono ancora essere depositati.

La scelta di revocare l’incarico è stata presa da Sempio a seguito delle recenti dichiarazioni rilasciate dall’avvocato in varie trasmissioni televisive, tra cui il programma “Falsissimo” di Fabrizio Corona.

Resta Angela Taccia

Angela Taccia continuerà a difendere Sempio, affiancata da un nuovo legale, il cui nome sarà reso noto nei prossimi giorni. La Procura valuterà la nomina del sostituto, con una conferma attesa non prima di venerdì.

“Gerry la rana”

Massimo Lovati, 73 anni, racconta di essere rimasto coinvolto “in un trappolone” ideato da Fabrizio Corona. In un’intervista al Corriere della Sera, il legale ammette di aver partecipato a registrazioni e interviste convinto che si trattasse di una fiction basata su personaggi inventati, dove avrebbe interpretato un avvocato sopra le righe chiamato “Gerry la rana”.

Lovati spiega di aver seguito le indicazioni di Corona, che lo incoraggiava a parlare liberamente e a usare un linguaggio colorito, assicurando che i nomi sarebbero stati modificati.

Botta e risposta

Dal canto suo, Corona, in una successiva intervista, ha spiegato che la ricostruzione di Lovati non sarebbe veritiera, che lui è entrato a telecamere accese e ha girato per sei ore consecutive, che non ha parlato di fiction e che Lovati non era ubriaco.

“Ho portato una bottiglia buona, ci siamo versati un bicchiere a testa, poi lui ha finito il resto della bottiglia. Lui è un personaggio naif, ma non c’entra alcuna fiction: la faccenda di Gerry la rana me la sono inventata poi in studio montando la puntata… lui nemmeno sa chi è Gerry la rana”.

Lovati ci è o ci fa?

Dopo “falsissimo” tutti abbiamo pensato a due ipotesi preminenti. La prima è che come già fatto più volte i passato, Lovati avesse deciso di “fare teatro” e spostare l’attenzione su di sè per tenere il più possibile lontano dalla mischia il suo assistito, ora che la sua famiglia è al centro dell’indagine nei confronti dell’ex Procuratore Venditti.

Ma il fatto che sia stato “silurato” cambia gli equilibri fra i due piattini della bilancia: che l’avvocato abbia fatto tutto apposta per farsi “scaricare” e uscire di scena? L’aver abbandonato la nave, alimenterebbe i sospetti sul suo (ormai ex) assistito, ma indubbio è che finora il navigato avvocato fosse del tutto a proprio agio nel circo mediatico quotidianamente in scena dal marzo scorso, indipendentemente da scoop ed esiti processuali futuri obiettivamente imprevedibili.

Probabilmente è stato solo un passo falso, che però è costato caro. Staremo a vedere Sempio e la sua amica di lunga data e legale di fiducia Angela Taccia chi sceglieranno al suo posto.

Indagato per diffamazione

Parallelamente, l’avvocato Massimo Lovati è anche indagato per diffamazione a Milano, in un fascicolo aperto dal pubblico ministero Fabio De Pasquale. La denuncia, presentata dai fratelli Enrico e Fabio Giarda, ex legali di Alberto Stasi, riguarda dichiarazioni ritenute diffamatorie rilasciate da Lovati lo scorso 13 marzo.

Secondo l’accusa, Lovati avrebbe definito la riapertura del caso Garlasco come “frutto di una macchinazione” della difesa Giarda e degli investigatori dello studio legale. Il legale si è difeso, nominando il collega Fabrizio Gallo e dichiarando che non intendeva attaccare personalmente i Giarda, ma criticare la loro linea difensiva.