Furto e riciclaggio di auto di lusso e macchine operatrici, 14 misure cautelari: arresti anche a Pavia
Il valore complessivo dei mezzi, tutti destinati ai paesi africani e a paesi della penisola balcanica, si stima in oltre un milione di euro
La Polizia nell'ambito dell'operazione denominata "Nova Gorica" ha eseguito 14 arresti tra Italia e Albania per riciclaggio e ricettazione internazionale di macchine operatrici e auto di lusso destinate a paesi africani e della Penisola Balcanica.
Furti e riciclaggio di auto di lusso e macchine operatrici
Un’indagine complessa, durata due anni, ha portato la Polizia di Stato a sgominare una rete di personaggi, di nazionalità italiana, albanese ed egiziana, che avevano strutturato un sistema collaudato dedito stabilmente, secondo l’ipotesi di accusa, alla ricettazione, al riciclaggio internazionale di macchine operatrici e autovetture di lusso rubate nel nord Italia.
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica che aveva coordinato le indagini, ritenendo sussistere il presupposto dei gravi indizi di colpevolezza, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare per 17 persone di cui 13 di natura restrittiva in carcere e 4 agli arresti domiciliari.
Nel corso delle indagini è stato “tracciato” il riciclaggio e la ricettazione di 12 autovetture di elevato valore commerciale e di 10 macchine agricole e da cantiere, che sono risultate essere stato oggetto di furto nel nord Italia.
Valore di oltre un milione di euro
Il valore complessivo dei mezzi, tutti destinate ai paesi africani (Gambia - Egitto) e a paesi della penisola balcanica (Slovenia – Albania), si stima in oltre un milione di euro. Alcuni di questi mezzi, 6 autovetture e 9 macchine operatrici sono già stati individuati e sottoposti a sequestro tra Italia, Albania, Svizzera, Slovenia, Francia e Belgio.
Il successo dell’operazione è dovuto infatti alla perfetta sinergia con le numerose polizie estere, coordinate anche dal Segretariato Generale dell’Interpol di Lione, che hanno fornito piena collaborazione alla Polizia di Stato e hanno garantito un continuo scambio di informazioni, consentendo il sequestro di diverse autovetture dirette in Egitto in partenza dal Porto di Capodistria (SLO).
Altri importanti interventi sono stati effettuati presso il porto di Anversa (B), dove una Porsche Macan, già dotata di targhe false olandesi, stava per essere imbarcata per l’Egitto, e presso il porto di Le Havre (F), dove un’altra Porsche Macan, con targhe false italiane, era già stata occultata in un container diretto in Gambia.
Nella stessa area portuale, all’interno dello stesso container e di un altro, entrambi diretti allo stesso destinatario in Gambia, la Polizia ha sequestrato altre 3 autovetture, tutte Land Rover-Range Rover Velar, rubate in Lombardia ed Emilia Romagna e già dotate di targhe e documenti falsi.
I furti nei cantieri
Tra le vittime preferite vi sono società di leasing e di autonoleggio, le cui autovetture venivano esportate illegalmente oltreconfine, cittadini ed imprese private operanti nel settore dell’edilizia alle quali i veicoli venivano rubati per essere poi destinati ai mercati dell’est europeo e dell’Africa.
Arresti anche a Pavia
Due destinatari della misura cautelare in carcere, che avevano recentemente lasciato l’Italia, sono stati catturati in Albania dagli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Entrambi rimarranno in Albania in attesa di estradizione.
Oltre i due arrestati in Albania sono state eseguite altre 12 misure cautelari a carico delle persone dimoranti nelle province di Torino, Milano, Alessandria, Piacenza, Pavia, Cremona, Bergamo e Como dagli agenti della Polizia Stradale di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Tra i 17 destinatari della misura, 3 sono attualmente irreperibili in quanto all’estero.