incremento delle attività cimiteriali

Forni crematori: per far fronte all’emergenza, non sarà più necessario rivolgersi fuori territorio

Affidata alla Eco Fly la concessione per la gestione dei forni fino al 31 luglio 2020.

Forni crematori: per far fronte all’emergenza, non sarà più necessario rivolgersi fuori territorio
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Forni crematori: per far fronte all’emergenza, affidata la gestione a Eco Fly fino al 31 luglio 2020. Non sarà più necessario rivolgersi a servizi fuori territorio.

Forni crematori

Il Comune di Pavia informa che, a partire dallo scorso venerdì 17 aprile, è stata affidata alla ditta Eco Fly la concessione per la gestione dei forni crematori di competenza comunale, allo scopo di far fronte alla situazione igienico-sanitaria provocata da Covid-19 e al conseguente incremento delle attività cimiteriali. La decisione scongiura la necessità di rivolgersi a servizi fuori territorio.
Il Comune ha altresì stabilito di riavviare provvisoriamente i forni crematori fino al 31 luglio 2020, data fissata dal Consiglio dei Ministri come termine legale dello stato di emergenza.

Sempre in data 17 aprile è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato n. 05150/2019, in cui il Comune di Pavia risulta soccombente per incompatibilità del presidente della commissione aggiudicatrice istituita nel 2016, da cui discendeva il precedente assetto dei servizi cimiteriali comunali.
L’affidamento di tali servizi in via di somma urgenza e la provvisoria riapertura dei forni crematori non era dunque ulteriormente differibile.

La situazione cimiteriale

“La mia attenzione al tema, in qualità di Assessore ai servizi cimiteriali è sempre stata massima, al pari di quella del Sindaco” - ha dichiarato l’Assessore Barbara Logo - “Dal mio insediamento in poi, mi sono subito data da fare per far sì che le condizioni dei cimiteri migliorassero, e mi sento di dire grazie ai dipendenti comunali che giornalmente operano per garantire i servizi e agli operai della cooperativa che li affianca. Appena mi è stata conferita la delega, ho chiesto di verificare i documenti e le relative autorizzazioni, venendo a conoscenza, nel luglio 2019, che il Comune non aveva l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, essendo scaduta da anni quella precedente, senza che nessuno avesse mai fatto richiesta di rinnovo. Da anni, inoltre, i due forni non avevano un contratto di manutenzione con nessuna ditta, e questo faceva si che ogni qualvolta si verificasse un guasto, con relativo allungamento dei tempi per le riparazioni. In questo momento, in cui la cittadinanza è duramente colpita dagli effetti di questa pandemia, credo che una attenzione particolare vada rivolta ai cimiteri, che sono i luoghi del ricordo degli affetti. Ritengo che l’Amministrazione abbia il dovere di rivolgere loro una cura diversa rispetto al passato. Questa decisione e i 400mila euro stanziati nel piano delle opere pubbliche lo provano”.

“Questa sentenza, che arriva a quasi 4 anni dall’inizio di un penoso iter giudiziario subito dal Comune di Pavia per gli errori compiuti nel 2016 dall’amministrazione Depaoli, mette fine a una stagione non felice nella gestione dei servizi cimiteriali. Sono 4 anni persi. Cosa tanto più grave se si considera la delicatezza di questo servizio dal forte impatto emotivo. Adesso bisogna ripartire. Ringrazio la Provincia di Pavia, che si è resa disponibile a sveltire le procedure”.

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