Fanghi in agricoltura: potenziare i controlli sulla composizione dei reflui

Un incontro in Prefettura per acquisire specifiche competenze sul procedimento di produzione e riutilizzo dei fanghi da depurazione.

Fanghi in agricoltura: potenziare i controlli sulla composizione dei reflui
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Si è tenuta ieri, mercoledì 11 settembre 2019, presso la Sala della Caccia della Prefettura di Pavia una giornata di formazione in materia di utilizzo in agricoltura dei fanghi di depurazione.

Fanghi in agricoltura

L’evento - dal titolo “Spandimenti in agricoltura e aggiornamento normativo: modalità di prevenzione delle molestie olfattive” – è stato organizzato quale momento di formazione indirizzato ai rappresentanti delle Polizie Locali e degli Enti territoriali, al fine di acquisire specifiche competenze sul procedimento di produzione e riutilizzo dei fanghi da depurazione.

Potenziare i controlli

Il Prefetto di Pavia, Silvana Tizzano, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza della tematica trattata, alla luce dei dati sull’impiego dei fanghi in provincia di Pavia (circa 500.000 tonnellate annue) e della necessità di potenziare il sistema dei controlli sulla composizione dei reflui alla luce dei limiti imposti dalla normativa vigente sulla presenza di idrocarburi, metalli pesanti ed altre sostanze potenzialmente tossiche.

Importante risorsa per l'agricoltura

I relatori dell’evento, il responsabile Fabio Lombardi in rappresentanza dell’Ufficio Territoriale della Regione Lombardia, il direttore Sergio Padovani con Fabio Cambielli per l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, e Ilaria Vecchio per la Provincia di Pavia, hanno evidenziato come i fanghi possano essere un’importante risorsa per l’agricoltura, purché non arrechino nocumento all’ecosistema, sotto forma di inquinamento del suolo o di molestie olfattive alla popolazione.

Verificarne la qualità

Per tale motivo la normativa che ne disciplina l’utilizzo fissa delle precise prescrizioni sulla composizione. I fanghi prodotti dal processo di depurazione delle acque reflue urbane ed industriali sono da tempo utilizzati come fertilizzanti in agricoltura, in considerazione del loro contenuto di sostanze organiche: il riutilizzo agronomico dei fanghi costituisce una soluzione al problema del loro smaltimento, ma – per la possibile presenza di composti organici nocivi e metalli pesanti – la garanzia della qualità dei fanghi deve essere costantemente assicurata da controlli e analisi.

Individuare gli spandimenti irregolari

Tali controlli possono essere svolti in maniera capillare soprattutto con il contributo dei soggetti che operano direttamente sul territorio, come le Polizie Locali, ed è per questo che l’evento, coronato da una nutrita partecipazione, ha inteso sensibilizzare gli operatori sull’importanza della tematica e fornire gli strumenti conoscitivi per individuare le situazioni di spandimento irregolare.

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