Via Tasso

Falsifica un documento medico per stare fuori casa, incarcerato a Pavia un condannato ai domiciliari

Nella stessa giornata sono state arrestate altre due persone, fondamentale il lavoro svolto dalle forze dell'ordine

Falsifica un documento medico per stare fuori casa, incarcerato a Pavia un condannato ai domiciliari
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La lotta per il controllo del territorio si intensifica e martedì 27 giugno 2023, il questore di Pavia ha deciso di fare arrestare tre pericolosi individui.

Agli arresti domiciliari ma non è a casa

Nella giornata del 20 giugno, gli agenti si sono diretti a Pavia in via Tasso per controllare un uomo sottoposto agli arresti domiciliari. Ma a sorpresa, il soggetto non si trovava a casa. Dopo averlo contattato telefonicamente, ha dichiarato di essere al pronto soccorso. La volante si è precipitata sul posto ma il fuggitivo era introvabile.

Via Tasso a Pavia:

Solo il giorno successivo, il sospetto ha inviato agli uffici della polizia la documentazione medica che attestava il suo accesso all'ospedale. Ma la collaborazione con la direzione sanitaria ha rivelato alcune incongruenze tra i documenti prodotti dall'ospedale e quelli in possesso del sospetto.

Portato in carcere

Infatti, è emersa la falsificazione dell'orario di ingresso e di uscita dal nosocomio che aveva lo scopo di giustificare la sua assenza dal controllo domiciliare. Per questo, è stato chiesto all'autorità giudiziaria di valutare un'aggravante per la pena del sospetto.

La richiesta è stata accolta dal magistrato di sorveglianza di Pavia il 27 giugno e nello stesso giorno, la squadra volante è riuscita a rintracciare e arrestare il fuggitivo conducendolo in carcere.

Altri due arresti nella stessa giornata

Ma le azioni della polizia non si sono fermate qui. Nella stessa giornata, sono state arrestate altre due persone. Una di loro è stata portata in carcere perché aveva violato i servizi sociali a cui era sottoposta e un tribunale di Milano ha emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti mentre a decidere l'arresto per la seconda persona è stato il tribunale di Novara.

Il primo individuo è stato rintracciato presso una comunità cittadina e successivamente condotto in carcere. Il secondo, invece, ha destato sospetti mentre attraversava una strada cittadina ed è stato fermato per un controllo. Dopo aver accertato la sua identità è stato associato presso la casa circondariale di Pavia per scontare una pena di quattro mesi di reclusione in seguito ad una condanna per il reato di porto di armi da fuoco pericolose.

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