Espianto multiorgano a Voghera intervento da record
Da alcuni anni non si registrava a Voghera un espianto multiorgano, reso possibile grazie alla generosità dei congiunti del paziente.
Espianto multiorgano all'Ospedale Civile di Voghera.
Espianto multiorgano
In questi giorni, presso l’Ospedale Civile di Voghera, è stato eseguito un prelievo multiorgano a poca distanza da uno analogo effettuato presso il nosocomio di Vigevano. Una volta dichiarata la morte cerebrale del paziente, accertata secondo i criteri di legge dall’apposito collegio medico di ASST-Pavia, i sanitari hanno proposto ai familiari la possibilità di poter effettuare la donazione degli organi e questi hanno accettato, testimoniando la volontà di aiutare il prossimo. Grazie a questa scelta di grande altruismo, presso l’Ospedale di Voghera si è immediatamente attivata la complessa macchina organizzativa che ha reso possibile il prelievo degli organi ritenuti idonei per il trapianto: fegato, reni e cornee.
Grande team al lavoro
L’espianto è stato possibile grazie al supporto e alla collaborazione ad ogni livello nell’ambito dell’ASST Pavia: Direzione Sanitaria di Presidio, personale medico, infermieristico, tecnico e di supporto (OSS) coordinati dal dr. Maurizio Raimondi (Direttore Anestesia e Rianimazione Oltrepo), Sala Operatoria, Neurologia ed Elettroencefalografia, Laboratorio Analisi, Servizio Trasfusionale, Radiologia, Cardiologia ed Emodinamica, Urologia, Anatomia Patologica, Chirurgia ed Oculistica tutti di Voghera, oltre al Coordinatore Trapianti dr. Alberto Casazza della Rianimazione di Vigevano, al Dr. Livio Carnevale Direttore del Dipartimento di Emergenza e Area Critica ASST Pavia e al dr. Mario Alessiani, direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale Unificato di Broni Stradella, il quale ha effettuato una parte del delicato intervento di prelievo dei reni.
Generosità dei parenti
Indispensabile infine la collaborazione della dr.ssa Marinella Zanierato, Coordinatore Trapianti del Policlinico S.Matteo ed alla sua équipe. Da alcuni anni non si registrava a Voghera un espianto multiorgano, reso possibile grazie alla generosità dei congiunti del paziente e all'impegno e alla passione profusi da tutti i medici, infermieri, tecnici e personale di supporto (OSS) coinvolti.