Escandescenze in comunità a Cozzo: arrestato 31enne
Ubriaco e in preda a una crisi d’astinenza da stupefacenti ha creato panico e disturbo in comunità.
Escandescenze in comunità a Cozzo: arrestato 31enne. Lo scorso 30 maggio era già stato arrestato un 43enne presso la stessa comunità, responsabile degli stessi reati.
Escandescenze in comunità
E’ stato arrestato anche il trentunenne romano P.F., che, nella notte tra il 25 e il 26 maggio, insieme a P.C., quarantaquattrenne nato a Napoli, già arrestato lo scorso 30 maggio, a causa dell’uso eccessivo di alcolici e in preda ad una verosimile crisi d’astinenza da stupefacenti, avevano dato in escandescenza presso una comunità terapeutica situata in una cascina di Cozzo (PV), dove erano entrambi sottoposti al regime degli arresti domiciliari, creando panico e disturbo.
Durante tali fasi il direttore della struttura, intervenuto per calmare i due esagitati e ristabilire l’ordine, aveva riportato involontariamente una lieve ferita al labbro, rifiutando l’assistenza sanitaria dei sanitari del “118”, che, intervenuti unitamente ai militari della Stazione Carabinieri di Candia Lomellina, avevano poi condotto presso l’ospedale di Vigevano i due esagitati.
Frequenti litigi e continui allontanamenti
Per tali fatti i carabinieri avevano inoltrato alla Corte d’Appello di Roma una relazione degli eventi con allegata una richiesta di sostituzione degli arresti domiciliari presso la comunità con una di custodia cautelare in carcere, motivandola, oltre che con i fatti sopraesposti, anche con accertati continui allontanamenti non autorizzati dell’uomo, frequenti litigi dello stesso con gli altri ospiti della struttura e con il personale ivi in servizio, sovente in stato di alterazione per assunzione di sostanze alcoliche. La citata Corte, ha quindi condiviso le risultanze dell’Arma emettendo la richiesta ordinanza.
L'arresto
Ieri 5 giugno 2019, i carabinieri della Stazione Carabinieri di Candia Lomellina hanno dato esecuzione al provvedimento ascritto rintracciando e traendo in arresto l’uomo, che, al termine delle formalità procedurali, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Vigevano. Qui sconterà le pene accumulate per una sentenza definitiva con pena residua di un anno e cinque mesi per i reati da lui commessi tra il febbraio 2009 e novembre 2018 di furto aggravato, violazione di domicilio, danneggiamento, detenzione ai fini di spaccio sostanze stupefacenti e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
LEGGI ANCHE: Scontro auto bici a Pizzale, muore automobilista 79enne