Ubriaco e in crisi d’astinenza dà in escandescenze in comunità: arrestato

L’uomo, 43 anni, protagonista di frequenti litigi con altri ospiti della struttura.

Ubriaco e in crisi d’astinenza dà in escandescenze in comunità: arrestato
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Ubriaco e in crisi d’astinenza dà in escandescenze in comunità: per l’uomo, 43 anni si sono aperte le porte del carcere

Ubriaco e in crisi d’astinenza dà in escandescenze in comunità

A Cozzo, nella notte tra il 25 e il 26 maggio 2019, P.C., quarantaquattrenne nato a Napoli, insieme ad un amico trentunenne romano, a causa dell’uso eccessivo di alcolici e in preda ad una verosimile crisi d’astinenza da stupefacenti, avevano dato in escandescenza presso una comunità terapeutica sita in una cascina di Cozzo (PV), dove erano entrambi sottoposti al regime degli arresti domiciliari, creando panico e disturbo.

L’intervento dei carabinieri

Durante tali fasi il direttore della struttura, intervenuto per calmare i due esagitati e ristabilire l’ordine, aveva riportato involontariamente una lieve ferita al labbro, rifiutando l’assistenza sanitaria dei sanitari del “118”, che, intervenuti unitamente ai militari della Stazione Carabinieri di Candia Lomellina, avevano poi condotto presso l’ospedale di Vigevano i due esagitati.

La richiesta di aggravamento della pena

Per tali fatti i carabinieri avevano inoltrato alla Corte d’Appello di Milano una relazione degli eventi con allegata una richiesta di sostituzione degli arresti domiciliari presso la comunità con una di custodia cautelare in carcere, motivandola, oltre che con i fatti sopraesposti, anche con accertati continui allontanamenti non autorizzati dell’uomo e frequenti litigi dello stesso con gli altri ospiti della struttura.

Portato in carcere

La citata Corte, ha quindi condiviso le risultanze dell’Arma emettendo la richiesta ordinanza e ieri 30 maggio 2019, i carabinieri della Stazione Carabinieri di Candia Lomellina hanno dato esecuzione al provvedimento ascritto rintracciando e traendo in arresto l’uomo, che, al termine delle formalità procedurali, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Vigevano, dove sconterà le pene accumulate per tre sentenze definitive con pena residua di dieci mesi per i reati da lui commessi prima del marzo 2019 di furto aggravato, violazione di domicilio, danneggiamento e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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