I Carabinieri di Stradella hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 32enne N.C., già detenuto, accusato di lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi. Il provvedimento riguarda l’episodio del 2 ottobre scorso in un bar di Broni, dove l’uomo ha accoltellato un cliente intervenuto per sedare le molestie, sfregiandogli permanentemente il volto.
32enne in carcere
Si chiude il cerchio giudiziario attorno a N.C., un 32enne, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine. Nel pomeriggio di ieri (19 novembre 2025), i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Stradella hanno dato esecuzione a una nuova e più restrittiva ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Come riportato in un comunicato stampa, il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Pavia, aggrava la sua posizione in relazione a un violento episodio avvenuto a Broni all’inizio di ottobre. N.C. era già sottoposto al divieto di dimora nei comuni di Broni e Stradella e, al momento dell’esecuzione, si trovava già detenuto nel carcere di Pavia per altra causa.
L’aggressione al bar
I fatti che hanno portato a questo sviluppo risalgono alla sera del 2 ottobre scorso. Teatro dell’aggressione un bar del centro cittadino di Broni, dove il 32enne si trovava in uno stato di evidente alterazione psico-fisica. N.C. aveva iniziato a importunare con insistenza sia gli avventori che il proprietario del locale, creando scompiglio e disagio.
Un altro cliente, anch’egli 32enne, è intervenuto con l’intento pacifico di sedare gli animi, invitando l’aggressore a cessare le molestie e ad abbandonare il bar. L’invito, tuttavia, ha scatenato la reazione violenta del disturbatore.
Accoltellato al volto
Il litigio è degenerato in pochi istanti. L’aggressore ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello a serramanico e si è scagliato contro il giovane intervenuto. Quest’ultimo è stato raggiunto da diverse coltellate, in particolare alla mano, nella zona mandibolare del volto e al collo.
Le lesioni subite dalla vittima si sono rivelate gravi, tanto da causargli uno “sfregio permanente al viso da ferita lacero-cuntusa”. Le accuse nei confronti di N.C. sono infatti di lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.
Il ritrovamento del coltello
Subito dopo il ferimento, l’aggressore si è dato a una precipitosa fuga. Grazie alla tempestiva segnalazione e alla descrizione fornita, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, immediatamente intervenuti, sono riusciti a rintracciarlo a poche centinaia di metri dal luogo del crimine.
Sebbene il 32enne, al momento del controllo, non avesse più l’arma con sé, un accurato rastrellamento della zona ha permesso agli operanti di ritrovare il coltello a serramanico in una via adiacente. Già in quell’occasione, N.C. era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà, ma l’aggravarsi della situazione clinica della vittima e la gravità dei reati contestati hanno portato all’emissione del nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere.