Droga non pagata, a fuoco l’auto del cliente VIDEO
Quattro uomini identificati e arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria: due sono lomellini.
I fatti risalgono a domenica 13 gennaio 2019, quando alcuni cittadini avevano segnalato un’autovettura in fiamme.
Quel debito di 500 euro
I primi accertamenti per comprendere le cause dell’incendio, che aveva completamente distrutto una FIAT Panda e danneggiato altre due auto in sosta, avevano da subito portato a considerarne la natura dolosa, suffragata pochi giorni dopo, il 16 gennaio, dalle dichiarazioni della vittima, un 25enne del posto, che aveva riferito ai Carabinieri di Valenza di avere contratto un debito di 500 euro per l’acquisto di sostanza stupefacente con Christian Musacchia, noto pregiudicato, il quale gli aveva intimato di restituire il denaro per evitare di essere picchiato. Nei primi giorni di gennaio, l’assuntore era stato contattato personalmente da Musacchia, che lo aveva minacciato, dicendogli che avrebbe bruciato la macchina della sua compagna se non gli avesse restituito i soldi.
A seguito della denuncia erano state acquisite le immagini riprese da una videocamera di sorveglianza presente nella zona, da quale era stato possibile vedere due individui incappucciati – uno a piedi e l’altro in bicicletta – avvicinarsi all’auto della donna poco prima che prendesse fuoco. Le immagini erano state fatte visionare alle persone offese, che avevano riconosciuto con certezza Musacchia nella persona a piedi e Constantin Cucinschi in quella in bicicletta. Da qui, l’avvio di ulteriori indagini con l’acquisizione dei tabulati dei telefoni in uso a Musacchia e Cucinschi, da cui era emerso che i due si erano ripetutamente sentiti il 12 e il 14 gennaio.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno quindi permesso di identificare e denunciare in stato di libertà per il reato di incendio i due giovani sopra citati: Cucinschi Constantin, di origini moldave, classe 1999, residente a Valenza (Al) e Musacchia Christian, classe 1999, residente aTorre Beretti (Pv), entrambi già noti alle Forze di Polizia.
Numerosi servizi di osservazione e pedinamento
Grazie alle testimonianze, alla visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza e alle ulteriori informazioni raccolte nel corso dei numerosi servizi di osservazione e pedinamento (che avevano portato anche a una parallela attività in materia di stupefacenti a carico di Cucinschi Constantin), i Carabinieri avevano potuto appurare che l’incendio era stato effettivamente appiccato sull’autovettura per il mancato saldo del debito scaturito dall’acquisto di sostanza stupefacente, per circa 500 euro, fra la vittima e Musacchia Christian.
Nonostante l’ultimatum, l’assuntore 25enne di Valenza non aveva provveduto al pagamento di quanto dovuto per l’illecita transazione e all’incendio della macchina erano seguiti ulteriori avvertimenti e minacce nei giorni successivi, con la partecipazione di altri due giovani: Aquino Eduardo, dominicano, classe 1992, residente a Valenza (Al) e Alessandro Scappini, classe 1996 di Vigevano, residente a Mortara (Pv) nel corso dei quali, due episodi in particolare si sono evidenziati per la particolare gravità.
Nel primo, il 31 gennaio, il debitore era stato avvicinato e obbligato a salire a bordo di un’autovettura, con cui era stato portato in una zona periferica della città, dove gli era stato successivamente intimato il pagamento del debito, il cui ammontare, atteso il ritardo, era ormai raddoppiato a 1.000 euro. Per rafforzare la richiesta, la vittima era stata minacciata con una spranga di ferro; inoltre gli erano stati sottratti il telefono cellulare e un mazzo di chiavi a garanzia del futuro pagamento, che gli sarebbero stati restituiti solo a saldo avvenuto, cosa che sarebbe dovuta avvenire al più presto per evitare ulteriori e ben più gravi conseguenze.
Le minacce
Come ulteriore intimidazione, gli sono state mostrate delle corde, accompagnate dalla minaccia:
“Vedi di trovare una soluzione perché altrimenti ti leghiamo dentro una baracca e ti lasciamo qui”.
Nel secondo caso, il 17 marzo, dalle minacce si è passati ai fatti: il 25enne era stato minacciato e aggredito con violenza dal gruppo, che gli avevano inflitto una punizione corporale tale da procurargli un trauma cranio-facciale con frattura delle ossa nasali, giudicato guaribili in 15 giorni. Nella circostanza, Cucinschi Constantin colpiva la vittima con un pugno al volto, pronunciando poi la frase minacciosa: “Prova a denunciarmi”, mentre Aquino Eduardo si impossessava di un secondo telefono cellulare e di tre banconote da 10 euro che il 25enne teneva nella tasca dei pantaloni.
Nel corso dell’attività di indagine, sono emerse responsabilità di Cucinschi Costantin anche in materia di stupefacenti, da cui la denuncia per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in quanto:
– il 15 febbraio 2019, è stato trovato in possesso di hashish e cocaina, del peso complessivo di 6,3 grammi, confezionata frazionatamente in quattro involucri di plastica termosaldati (tre involucri contenenti hashish e un involucro contenente cocaina) per la vendita; sostanze stupefacenti occultate all’interno dell’orlo dei pantaloni, mentre all’interno del portafogli deteneva 150 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento di spaccio;
– il 26 febbraio 2019, cedeva a un assuntore 1,5 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente cocaina, in cambio di 100 euro;
– l’8 marzo 2019, veniva trovato in possesso, all’interno della propria abitazione, di hashish, del peso complessivo di 8,1 grammi, confezionata frazionatamente in tre involucri di plastica termosaldati per la vendita, unitamente a due bilancini di precisione, un trita-tabacco e un bang di plastica.
Nella stessa data è stata eseguita un perquisizione anche a casa di Musacchia Christian, dove sono stati rinvenuti 25 grammi di marjuana in una busta di plastica trasparente. Inoltre, nel corso delle attività di perquisizione, sono stati sequestrati i telefoni cellulari di entrambi gli indagati il cui esame ha consentito di individuare conversazioni di interesse investigativo.
In carcere
Per tutti gli episodi delittuosi, al termine delle indagini, i Carabinieri hanno richiesto e ottenuto dal Tribunale di Alessandria – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di:
- Cucinschi Constantin, per i reati di rapina in concorso, estorsione, lesioni aggravate e spaccio di stupefacenti, il quale però si è reso irreperibile;
- Musacchia Christian, per i reati di rapina in concorso, estorsione e incendio;
- Aquino Eduardo, per il reato di concorso in rapina (già detenuto).
Il quarto complice, Alessandro Scappini, è stato invece sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per i reati di rapina in concorso ed estorsione. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati circa 40 grammi di stupefacente tra cui hashish, marijuana e cocaina.
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