Un’operazione antimafia coordinata dalla DDA di Catania ha portato all’arresto di 14 persone legate al clan Scalisi, con accuse che vanno dall’associazione mafiosa al traffico di droga. Alla maxi-inchiesta, che ha coinvolto forze di polizia in tutta Italia, ha partecipato anche la Squadra Mobile di Pavia.
Operazione antimafia
È scattata in tutta Italia l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 14 persone accusate di appartenere al clan mafioso Scalisi. Il provvedimento, disposto dal Gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea, rappresenta un nuovo capitolo nella lotta alle cosche radicate in Sicilia ma con ramificazioni sul territorio nazionale.
I reati contestati
Gli indagati devono rispondere di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi, ricettazione e accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. Tutti reati aggravati dall’obiettivo di favorire il clan Scalisi, storicamente legato alla criminalità organizzata catanese.
Coinvolta anche Pavia
Oltre alla Squadra Mobile di Catania e al commissariato di Adrano (CT), l’operazione ha visto in campo numerose questure italiane, tra cui quella di Pavia, a conferma della portata nazionale del blitz. Gli investigatori pavesi hanno collaborato con i colleghi di Napoli, Caserta, Taranto, Nuoro, Sassari, Udine, Siracusa e Chieti, sotto il coordinamento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.
Già 10 arresti
L’operazione si collega a un precedente intervento del 16 settembre scorso, che aveva già portato in carcere dieci persone dello stesso clan. In quell’occasione, l’urgenza degli arresti era stata dettata dalla necessità di scongiurare una serie di omicidi pianificati dal reggente del clan come vendetta per la morte del figlio diciassettenne, ucciso durante una rissa a Francofonte (Siracusa) lo scorso aprile. Le intercettazioni hanno rivelato dettagli inquietanti: furgoni noleggiati senza GPS, divise da carabiniere contraffatte e alibi studiati per mascherare la partecipazione agli agguati.
Droga e armi sequestrate
Nel corso delle indagini, la polizia ha sequestrato oltre un chilo di sostanze stupefacenti, tra cocaina e marijuana, oltre a tre pistole con relativo munizionamento. Un ulteriore segnale della pericolosità del gruppo criminale, attivo sia nel narcotraffico sia nelle attività di intimidazione armata.
All’operazione hanno partecipato più di 150 agenti provenienti da diverse questure e reparti specializzati, inclusi i nuclei cinofili di Catania, Palermo, Napoli e Ancona, oltre a un elicottero del Reparto volo di Palermo. Un dispiegamento di forze che sottolinea la complessità dell’indagine e l’impegno delle istituzioni contro la criminalità organizzata.