in infermeria

Detenuto prende a pugni in faccia un agente penitenziario nel carcere di Pavia

Paura nella casa circondariale Torre del Gallo: la vittima è stata trasportata al Pronto Soccorso

Detenuto prende a pugni in faccia un agente penitenziario nel carcere di Pavia
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Un pugno sferrato in pieno volto ad un agente di polizia penitenziaria perché, secondo lui, a medicarlo non era stato un infermiere. Queste le ragioni che avrebbero spinto alla violenza un detenuto nel carcere pavese di Torre del Gallo che, in realtà, in infermeria si trovava per assumere metadone e non per subire interventi clinici.

Aggressione ad agente penitenziario nel carcere di Pavia

È senza appello la denuncia di Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che dà notizia di quanto avvenuto nella Casa circondariale di Pavia il 6 ottobre 2023:

“Ieri un detenuto di origine straniera, mentre era in infermeria per assumere metadone, ha sferrato un pugno al volto all’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria addetto alla vigilanza solo perché non era stato medicato dall’infermiere! Grazie all’ intervento di altro personale intervenuto nell’immediato, si è ripristinato l’ordine e la sicurezza della Sezione. Il collega è dovuto comunque ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale cittadino dove è stato successivamente dimesso con una prognosi di 5 giorni per una contusione al volto e al collo”.

Il carcere di Pavia

Greco sottolinea che “il SAPPE auspica che l’Amministrazione si faccia carico della criticità in questione il prima possibile al fine di ripristinare la serenità di tutti gli operatori penitenziari in servizio in Lombardia”.

Il precedente a Vigevano

La provincia pavese, negli ultimi mesi, si trova a fare i conti con la problematica gestione della sicurezza nelle carceri. Il 13 luglio 2023 si è consumata, infatti, una vera e propria rivolta di alcuni detenuti nel carcere di Vigevano che hanno devastato alcune celle e un padiglione, in seguito al sequestro da parte di agenti della polizia penitenziaria di due telefoni cellulari e circa 50 grammi di hashish.

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Carcere di Vigevano

Una problematica radicata

Interviene sulla vicenda anche il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, che stigmatizza il grave episodio del carcere di Pavia ed esprime solidarietà ai poliziotti coinvolti:

“Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale di Pavia: e quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.

Per questo, il leader del SAPPE “auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno”.

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