Denunciato cantoniere dai cittadini: stava al bar piuttosto che pulire le strade

Ripreso anche dalle telecamere del paese, condannato a un anno e 4 mesi.

Denunciato cantoniere dai cittadini: stava al bar piuttosto che pulire le strade
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Non ha avuto possibilità di replica, il cantoniere che al posto che lavorare passava gran parte del tempo tra negozi e bar.

Le segnalazioni e il pedinamento

I cittadini lo hanno denunciato più volte perchè, al posto che svolgere il lavoro per cui era pagato e pulire le strade del paese, veniva spesso avvistato nel bar o in giro a fare compere.
L'uomo è stato seguito e controllato tramite appostamenti dei Carabinieri per ben 6 mesi,  avvalendosi anche dell'utilizzo delle telecamere cittadine per controllare tutti gli spostamenti  del cantoniere di Certosa, residente a Belgioioso. Così C.R., 50 anni, è stato incastrato e scoperto in flagrante senza possibilità di replica all'accusa mossa nei suoi confronti: timbrava il cartellino ma poi non lavorava.

L'accusa per truffa e la difesa

Secondo quanto dichiarato dall'accusa il 50enne, per tutto il periodo in cui è stato seguito - ossia tra settembre 2016 e marzo 2017 - avrebbe ingannato l'amministrazione percependo lo stipendio anche per ore che, in realtà, non avrebbe lavorato. Il danno, piuttosto esiguo, ammonterebbe in almeno 365,39 euro.

L'avvocato difensore Filippo Zaffarana dichiara:

«Stiamo parlando di assenze lavorative sporadiche e, tutto sommato, tacitamente approvate dal Comune, come ha spiegato lo stesso sindaco di Certosa, che non si è infatti costituito parte civile né ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del mio assistito. Nel processo abbiamo insistito peraltro sulla inoffensività della condotta ed evidenziato come il presunto danno economico fosse davvero irrilevante, e come questo avrebbe dovuto comportare un’assoluzione per tenuità del fatto».

I filmati che condannano in cantoniere

Arrivava nei bar con mezzi propri o con quelli del Comune, sempre in orario di lavoro: questo quanto ripreso dalle telecamere sparse per il paese. Una di queste aveva anche immortalato l'uomo mentre faceva acquisti personali all'interno di un negozio.

La condanna

Luisella Preulli, giudice del processo svoltosi con rito abbreviato, ha deciso di condannare il cantoniere a un anno e quattro mesi per il reato di truffa e di omessa timbratura, disponendo però la sospensione della pena.
Nel processo il Comune non si è costituito parte civile né ha aperto un procedimento disciplinare.
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