Danneggiamento monumento ai caduti: il Comune di Pavia vince la causa
I genitori dei ragazzini responsabili dell'atto vandalico sborseranno 10mila euro.
Danneggiamento monumento ai caduti: il giudice Pietro Balduzzi ha dato ragione al Comune di Pavia.
Danneggiamento monumento ai caduti
I genitori dei due ragazzini che tre anni fa danneggiarono gravemente il monumento in ricordo dei caduti della torre civica dovranno pagare tutti i danni causati dai figli, una cifra che sfiora i 10mila euro. Nella sentenza pronunciata nei giorni scorsi si legge che: “…dell’operato dei figli minori debba rispondere il padre, titolare della responsabilità genitoriale. L’art. 2048 c.c. è chiaro. La condotta dei minori, ancorché inimputabili, integra ipotesi di scuola di atto illecito di cui risponde il genitore”.
L'atto vandalico
Era il 4 luglio del 2015 quando due ragazzini, ripresi dalle telecamere di sorveglianza, gettarono alcune grosse pietre contro il vetro del monumento della torre civica. Le indagini della Polizia Locale, in funzione di polizia giudiziaria, fecero emergere la prova evidente che il danneggiamento fu causato dai due figli minorenni del titolare di un pubblico esercizio situato nei pressi. Lo stesso genitore riconobbe come suoi figli i bambini ritratti nei fotogrammi dei video di sorveglianza.
L'opera
L'installazione danneggiata a sassate si chiamava "Vasca d'acqua e luce", ed era un'opera inaugurata nel marzo del 2014 proprio in ricordo della Torre e delle sue vittime: una vasca d'acqua che attraverso giochi di luce riproponeva, verso l'interno della vasca stessa, la forma della torre, crollata nel 1989. Frutto dell'ingegno di un artista, la vasca venne installata dalla società Calisti e costò circa 100mila euro alle casse del Mezzabarba.