Crollo di Firenze, la Procura: "Diverse criticità". Oggi perquisizioni a Pavia
Tra le ditte coinvolte anche la Attività Edilizie Pavesi, di Pieve del Cairo, che sarebbe l’impresa esecutrice della nuova Esselunga di Firenze dove venerdì è avvenuto il crollo
Firenze è ancora sconvolta dal tragico crollo avvenuto nel cantiere di Via Mariti, dove quattro operai hanno perso la vita, uno è disperso e tre sono rimasti gravemente feriti.
Crollo di Firenze
L'inchiesta della Procura di Firenze è ancora in corso, senza indagati al momento, mentre le squadre dei vigili del fuoco continuano senza sosta le operazioni di ricerca del disperso.
Dopo giorni di sforzi incessanti, i soccorritori sono finalmente riusciti a liberare un varco per accedere alla zona dove si presume possa trovarsi Bouzekri Rachimi, un operaio marocchino di 56 anni.
Serie di criticità
Le indagini per omicidio plurimo colposo, coordinate dal procuratore capo Filippo Spiezia, sono ancora in corso e al momento non ci sono indagati. Tuttavia, sono emerse una serie di criticità riscontrate sul cantiere durante i sopralluoghi effettuati. La presenza di decine di ditte coinvolte nelle varie fasi di costruzione solleva domande sulla supervisione e il controllo degli enti preposti e rende le "indagini complesse sotto diversi profili", riferisce la Procura.
Tra le ditte coinvolte anche la Attività Edilizie Pavesi, un’azienda di Pieve del Cairo, che sarebbe l’impresa esecutrice della nuova Esselunga di via Mariti a Firenze dove venerdì è avvenuto il crollo.
Quattro vittime, ancora un disperso
Le vittime dell'incidente, come già detto sono quattro: Luigi Coclite, 59 anni, (unica vittima italiana), Muhamed Toukabri, tunisino, 53 anni; Mohamed El Farhane, 24 anni, originario del Marocco e il connazionali Taoufik Haidar, 43 anni. Ancora disperso Bouzekri Rahimi, 56 anni, anche lui marocchino.
Uno degli aspetti più drammatici della tragedia è la difficoltà nell'identificare le salme a causa delle gravi condizioni dei corpi.
L'Asl Toscana Centro ha confermato che l'ultima verifica sul cantiere è stata effettuata il 12 gennaio e allora non aveva evidenziato anomalie significative, ma sono in corso approfondimenti sulle posizioni contrattuali degli operai e sull'impiego di manodopera irregolare.
Perquisizioni a Pavia
Le indagini della Procura coinvolgono diverse autorità, tra cui la Polizia Postale che sta cercando documenti nelle aziende coinvolte nella progettazione e realizzazione della struttura. Nella giornata odierna sono state infatti effettuate perquisizioni in quattro società a Teramo, Pavia, Piacenza e Fidene.
Sciopero nazionale
A seguito della tragedia, Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici hanno convocato per domani, mercoledì 21 febbraio 2024, uno sciopero nazionale. I segretari generali Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle 16,30 nella zona del cantiere.