Covid: immunità di massa entro agosto. Per raggiungerla a Pavia servono 3.877 vaccini al giorno
Durante la prima fase (dal 27 dicembre al 18 gennaio) in provincia di Pavia mediamente, sono state eseguite circa 373 vaccinazioni al giorno.
Immunità di massa entro agosto: per raggiungerla a Pavia servono 3.877 vaccini anti Covid al giorno. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dalla Uil del Lario.
Immunità di massa entro agosto: per raggiungerla a Pavia servono 3.877 vaccini anti Covid al giorno
La situazione pandemica da Covid-19 è un’emergenza che impone una soluzione con tempi veloci e rapidi, non può andare oltre il mese di novembre 2021.
"Un contributo determinante non può che arrivare dall’immunizzazione di massa della popolazione, che gli esperti individuano nel 75% di vaccinati – spiegano dal sindacato Lariano – Pertanto, abbiamo elaborato uno studio delle dosi da somministrare giornalmente a livello di ogni Provincia per raggiungere il risultato entro il 31 agosto 2021 e a partire dal 1° febbraio e che tiene conto della doppia dose di vaccino. Inoltre, abbiamo anche stimato il numero di Medici di Medicina Generale presenti su ogni singola Provincia che potrebbero dare il loro apporto per la fase di somministrazione”.
Lo studio individua il fabbisogno teorico di approvvigionamento di dosi giornaliere che sono necessarie a livello nazionale (circa 428.000 al giorno), a livello Lombardo (circa 70.000 al giorno) e per ogni singola Provincia: a Pavia sono 3.877.
Quanti ne sono stati somministrati ad oggi?
Ma come sta andando la campagna vaccinale in provincia di Pavia ad oggi? Quante dosi di vaccino sono state somministrate? Secondo i dati diffusi ufficialmente da Regione Lombardia dal 27 dicembre, giorno di inizio della vaccinazione, al 26 di gennaio data di chiusura della prima fase, sono state 11.584 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Coronavirus. Ciò significa che, mediamente, sono state eseguite circa 373 vaccinazioni al giorno.
La preoccupazione per i ritardi
Siamo preoccupati - dicono dalla Uil del Lario - dalle notizie riguardanti la carenza/ritardo della fornitura dei vaccini da parte delle ditte produttrici e che a tutt’oggi non è stato definito un piano di somministrazione dei vaccini organico nel momento in cui sarà garantito il pieno approvvigionamento degli stessi.
Sulla base di questi dati appare quindi necessario che i vari livelli istituzionali, Nazionali e Regionali, per le proprie competenze, il primo per garantire l’adeguata fornitura dei vaccini e il secondo per la programmazione e organizzazione della somministrazione degli stessi, devono impegnarsi per superare le criticità.
Auspichiamo che la crisi di Governo in atto non determini un ulteriore rallentamento dei processi necessari e indispensabili per raggiungere gli obbiettivi di immunizzazione di massa. L’eventuale differimento della soluzione pandemica avrebbe conseguenze economiche e sanitarie ancora più drammatiche di quelle già in essere e non più sostenibili dal Paese.