CRONACA

Corruzione a Vigevano, sei rinvii a giudizio: a processo anche il sindaco Ceffa e l’ex europarlamentare Ciocca

Due i filoni d’indagine: tentativi di far cadere la giunta comunale e nomine sospette in ASM Vigevano. Prima udienza il prossimo 4 dicembre

Corruzione a Vigevano, sei rinvii a giudizio: a processo anche il sindaco Ceffa e l’ex europarlamentare Ciocca

Sei persone, tra cui il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa e l’ex europarlamentare Angelo Ciocca, sono state rinviate a giudizio per corruzione nell’ambito di un’inchiesta su due distinti filoni: un tentato sabotaggio politico e una consulenza sospetta in ASM Vigevano. Il processo inizierà il 4 dicembre 2025.

Corruzione a Vigevano

Sei persone, tra politici di primo piano, dirigenti pubblici e imprenditori, andranno a processo per un’inchiesta che ha scosso il sistema di potere di Vigevano. A stabilirlo è stata la giudice per l’udienza preliminare Daniela Garlaschelli, che lunedì 21 luglio 2025 ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nell’ambito di un’indagine su presunti episodi di corruzione e mala gestione nella macchina amministrativa della città.

A processo il sindaco Ceffa e l’ex europarlamentare Ciocca

Tra i rinviati a giudizio figurano nomi noti della politica locale e nazionale: Andrea Ceffa, sindaco leghista di Vigevano, Angelo Ciocca, ex europarlamentare della Lega, e Roberta Giacometti, ex consigliera comunale. Con loro anche Alessandro Gabbi e Matteo Ciceri, ex dirigenti della partecipata ASM Vigevano, e Alberto Righini, imprenditore ed ex presidente provinciale dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili). Le accuse, a vario titolo, sono: corruzione, istigazione alla corruzione e falsità ideologica.

Andrea Ceffa

Una condanna e un patteggiamento

Parallelamente, due posizioni sono già state definite: Alice Andrighetti, compagna di Righini, ha scelto il rito abbreviato ed è stata condannata a 12 mesi di reclusione, contro i due anni richiesti dal pubblico ministero. Confermato anche il patteggiamento a un anno e dieci mesi per Veronica Passarella, ex dirigente di ASM Vigevano.

Il tentativo di far cadere la giunta

L’inchiesta si articola in due filoni connessi. Il primo riguarda un presunto tentativo di far cadere la giunta comunale nel novembre 2022. Secondo l’accusa, Alberto Righini, con l’intermediazione di Angelo Ciocca, avrebbe offerto 15mila euro alla consigliera Emma Stepan, tramite il compagno Luca Battista, per convincerla a dimettersi insieme ad altri dodici consiglieri comunali. L’obiettivo: sfiduciare la giunta guidata dal sindaco Ceffa. La proposta venne rifiutata e segnalata al primo cittadino. Per questo episodio, Ciocca e Righini rispondono dell’accusa di istigazione alla corruzione.

Angelo Ciocca

La consulenza “fantasma”

Il secondo filone d’indagine ruota attorno a un presunto scambio illecito tra il sindaco Ceffa e l’allora consigliera comunale Roberta Giacometti. Per garantirsi il suo appoggio in Consiglio comunale, il primo cittadino avrebbe favorito l’assegnazione di una consulenza fittizia presso ASM Vigevano, tramite un prestanome, senza che la municipalizzata avesse reale bisogno di quella figura professionale. Un presunto incarico “premio” che, secondo gli inquirenti, configurerebbe un caso di corruzione e falso ideologico.