IN CARCERE

Corpo carbonizzato a Bressana, Enore Saccò è stato ucciso: quattro fermi per omicidio

Il delitto sarebbe avvenuto durante un diverbio per motivi economici

Corpo carbonizzato a Bressana, Enore Saccò è stato ucciso: quattro fermi per omicidio
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Quattro persone sottoposte a fermo per omicidio e occultamento di cadavere in merito alla morte di Saccò Enore, avvenuta lo scorso 12 febbraio a Bressana Bottarone.

Omicidio Bressana: quattro fermi

Nella mattinata di ieri, martedì 12 marzo 2024, le autorità hanno eseguito quattro fermi in relazione all'omicidio e all'occultamento del cadavere di Enore Saccò, 75 anni, avvenuto il 12 febbraio scorso nella sua abitazione a Bressana Bottarone.

Le intercettazioni

L'operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pavia, in collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Stradella, sotto la guida della dottoressa Giuliana Rizza, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia. Le indagini, che sono ancora in corso, hanno portato a diverse perquisizioni domiciliari dopo l'intercettazione di conversazioni che suggerivano il coinvolgimento dei fermati in un possibile omicidio.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo quanto emerso dalle indagini, l'omicidio sarebbe avvenuto durante un diverbio per motivi economici presso l'abitazione della vittima. Dopo l'accaduto, i sospettati avrebbero cercato di occultare il corpo, tentando di trasportarlo sul furgone della vittima e poi incendiando l'abitazione con il cadavere al suo interno.

Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati indumenti e scarpe che potrebbero essere collegati all'omicidio. Le indagini continuano con l'analisi di prove tecniche e scientifiche, supportate dal Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Parma.

In carcere

Due degli arrestati, C.O. (35 anni) e D.B.D. (40 anni), sono stati condotti nel carcere di Pavia, mentre gli altri due, N.S. (26 anni) e B.A. (30 anni), sono stati trasferiti nel carcere di Voghera, tutti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

L'operazione ha richiesto ore di lavoro e l'analisi di numerosi elementi raccolti, inclusi video di videosorveglianza e testimonianze, dimostrando il duro lavoro svolto dalle forze dell'ordine per portare alla luce la verità sulla tragica vicenda.

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