Controlli agli imbarcaderi sul Fiume Ticino: denunce, multe e alimenti sequestrati

Con l’arrivo della stagione estiva, sono stati eseguiti dei servizi mirati sulle attività di ristorazione turistica.

Controlli agli imbarcaderi sul Fiume Ticino: denunce, multe e alimenti sequestrati
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Con l’avvicinarsi della stazione i carabinieri hanno eseguito di controlli mirati alle attività di ristorazione turistica presso gli imbarcaderi situati sulle sponde del Fiume Ticino.

Controlli agli imbarcaderi sul Fiume Ticino

Nel corso della giornata di ieri, sabato 8 giugno 2019, a Pavia e Bereguardo (PV), in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva, è stato disposto dalla Compagnia Carabinieri di Pavia, un servizio straordinario di controllo del territorio mirato sulle attività di ristorazione turistica presenti presso gli imbarcaderi situati lungo le sponde del Fiume Ticino, allo scopo di verificare il rispetto della normativa concernente la sicurezza sul lavoro e la salute pubblica.

Tre persone denunciate

Al termine dei controlli eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del N.A.S. Carabinieri di Cremona, unitamente ai militari delle Stazioni Carabinieri di San Martino Siccomario (PV) e Casorate Primo (PV), sono stati denunciati in stato di libertà:

- un 49enne pavese ed un 47enne di Zinasco, titolari di un’attività di ristorazione in prossimità del tratto pavese del fiume Ticino, comminando sanzioni pecuniarie ammontanti ad euro 59.500, in quanto responsabili di varie sanzioni, quali la mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e degli addetti al servizio di primo soccorso, il non aver inviato i lavoratori dipendenti alle prescritte visite mediche e non aver curato la formazione in materia di sicurezza, la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi aziendali e l’assenza di tracciabilità degli alimenti, con il conseguente sequestro amministrativo di 4 chili di carne bovina di provenienza ignota;

- un 55enne milanese, titolare di bar, comminando sanzioni pecuniarie ammontanti ad euro 8.600, responsabile di aver impiegato “in nero” un lavoratore extracomunitario (regolarmente presente sul territorio) e per la mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Custodia cautelare in carcere

Nel corso dello stesso servizio i Carabinieri della Stazione Pavia hanno dato inoltre esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Pavia nei confronti di C.F., pregiudicato pavese 33enne, resosi responsabile, dallo scorso agosto 2018, di continue evasioni dalla misura cautelare degli arresti domiciliari cui era già sottoposto. L’uomo è stato portato presso la Casa Circondariale di Pavia, a disposizione della Autorità Giudiziaria.

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