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Confermato primo caso di Coronavirus in Svizzera, è un ticinese contagiato a Milano

A renderlo noto è l'Ufficio Federale di Sanità Pubblica.

Confermato primo caso di Coronavirus in Svizzera, è un ticinese contagiato a Milano
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Coronavirus, primo caso confermato in Svizzera.

Coronavirus in Svizzera

Come racconta primaComo.it, mentre in Italia e in particolare in Lombardia il numero dei contagiati del virus proveniente dalla Cina continua a salire (all’ultimo aggiornamento 240 nella nostra Regione), è stato confermato il primo caso in Svizzera.

Ad annunciarlo sul proprio sito ufficiale è stato l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica in una nota: “25.2.2020 – Primo caso confermato. Conferenza stampa alle ore 17”.

Si tratta di un 70enne residente in Ticino che è stato contagiato in Italia, a Milano. Ha presentato i primi sintomi il 15 febbraio 2020.

"Il paziente è stabile e ricoverato da ieri in un ospedale ticinese. Non cambia il rischio per la popolazione che viene considerato moderato” hanno spiegato in conferenza stampa le autorità svizzere federali a Berna. Ce lo aspettavamo, il Canton Ticino si era preparato – aggiungono – Se altri presenteranno i sintomi verranno trattati come casi sospetti e allora trattati e isolati. C’è una collaborazione con l’autorità italiana perché il contagio si è svolto a Milano. Verranno trovate le persone con cui è entrato in contatto”.

"C’è stato un incontro con il Ministro della Salute italiano ma il caso in Ticino non cambia le reazioni rispetto a quello che è stato detto ieri. Si dovrebbe trattare di un caso isolato e non dovrebbero servire ulteriori precauzioni”.

“Non abbiamo previsto di chiudere completamente le scuole ma se in un istituto si verificherà che c’è stato un contatto allora verrà chiusa quella specifica scuola. Al momento non sembra si debba procedere con queste misure” aggiungono.

“Il rischio che la famiglia sia stata contagiata non va sottovalutato ma per il momento i familiari non hanno sintomi. Visto che hanno avuto contatti stretti ad ogni modo devono restare in quarantena”.

"Le informazioni che abbiamo è che la persona aveva sintomi a livello respiratorio, era a casa e sotto cura medica. Tre giorni fa, dopo i casi in Italia, è stato ospedalizzato come caso dubbio ed è stato sottoposto al test che è risultato positivo”.

Parlano anche le autorità del Ticino

Dopo la conferenza stampa delle autorità federali, se ne è tenuta un’altra a Bellinzona con le istituzioni del Canton Ticino.

“Era solo questione di tempo. Il paziente ha avuto sintomi di infezione acuta alle vie respiratorie dopo un viaggio nella zona di Milano. Dopo i sintomi ha chiamato al telefono il medico curante senza uscire di casa. Gli ha spiegato di prendere alcuni medicinali, ha però avuto un peggioramento e ha richiamato il medico che lo ha quindi visitato con tutte le precauzioni del caso. Sono stati allora interpellati degli specialisti ed è stato trasferito in ospedale come caso sospetto. Il tampone è stato inviato a Ginevra da protocollo e messo in una camera isolata con filtro dell’aria apposito. Oggi lo stato clinico era tale che avrebbe potuto essere dimesso ma la positività del test non lo ha reso possibile”.

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