Operazione GDF

Concedevano "uscite facili" dal carcere, la Procura di Pavia sequestra la Cooperativa Unicum

Numerosi detenuti avrebbero usufruito indebitamente di sostituzioni delle misure cautelari o di misure alternative alla detenzione

Concedevano "uscite facili" dal carcere, la Procura di Pavia sequestra la Cooperativa Unicum
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Associazione illecita e false dichiarazioni: condannati Presidente, membri del CdA e soci della Unicum Cooperativa Sociale Onlus. Avrebbero concesso facili uscite dal carcere permettendo a molti detenuti di usufruire indebitamente di sostituzioni delle misure cautelari o di misure alternative alla detenzione.

Interdizione da ogni attività

Nella mattinata di oggi, martedì 16 aprile 2024, i militari del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'interdizione dall'esercizio di ogni attività, emessa dal Tribunale di Pavia in Composizione Collegiale il 22 marzo 2024.

Questa azione è seguita alla sentenza emessa il 21 febbraio 2024, in cui il Presidente pro tempore, altri membri del Consiglio di Amministrazione e alcuni soci della Unicum Cooperativa Sociale Onlus sono stati riconosciuti colpevoli di associazione illecita e falsificazione di dichiarazioni o attestazioni destinate all'autorità giudiziaria. La sentenza ha inflitto pene comprese tra un anno e 10 mesi e 3 anni e 4 mesi di reclusione a tutti gli imputati.

"Uscite facili" dal carcere

Il processo ha coinvolto cinque persone, ex detenuti soci della cooperativa, accusate di aver offerto uscite facili dal carcere, consentendo ai reclusi di scontare misure alternative anche senza i requisiti necessari. Gli imputati sono tutti operatori della cooperativa sociale Unicum che si occupa appunto del recupero e del reinserimento sociale dei detenuti.

La sentenza ha riconosciuto che numerosi detenuti hanno usufruito indebitamente di sostituzioni delle misure cautelari o di misure alternative alla detenzione, alloggiando presso strutture che non avevano effettivamente attuato percorsi rieducativi ed assistenziali.

Perquisizioni e intercettazioni telefoniche

L'indagine, protrattasi per oltre un anno, è stata caratterizzata da acquisizioni documentali, perquisizioni locali e mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Tutte queste attività investigative, attentamente eseguite dal Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia, hanno portato a questo importante risultato, attestato dal Tribunale locale.

Gli esiti del processo sono stati comunicati a tutti i Tribunali e agli Uffici di Sorveglianza della Lombardia, al fine di revocare ogni beneficio precedentemente concesso.

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