STRADELLA

Clandestino utilizza l’identità di un altro per lavorare, ma viene scoperto dopo un furto

Protagosti della vicenda due uomini: un 56enne e un 49enne

Clandestino utilizza l’identità di un altro per lavorare, ma viene scoperto dopo un furto
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Un’identità rubata per poter lavorare: è quanto commesso da un 56enne domiciliato a Stradella che per lavorare utilizzava l’identità di un 49enne (passandogli parte dello stipendio).

Si finge un altro per poter lavorare

Un intricato caso giudiziario ha visto protagonisti due uomini, un 56enne proveniente dalla Nigeria e domiciliato a Stradella, e un 49enne, originario della Liberia, entrambi ora indagati per il loro coinvolgimento in una vicenda di falsa identità sul posto di lavoro presso lo stabilimento Amazon di Castel San Giovanni (PC).

Secondo l'accusa, il 56enne avrebbe utilizzato i documenti di identità del 49enne per ottenere un impiego presso l'azienda, versando a quest'ultimo una parte dello stipendio.

Scoperto dopo un furto

La vicenda risale al 2022, quando il 56enne, non in regola con i documenti, avrebbe deciso di assumere l'identità del 49emne per lavorare presso lo stabilimento Amazon. Tuttavia, la truffa è stata scoperta solo dopo che è stato commesso un furto all'interno dell'azienda, che ha portato all'arresto del 56enne.

Durante le indagini e l'identificazione dell'uomo, è emerso che il 56enne stava utilizzando l'identità dell’altro uomo. Quest'ultimo, secondo l'accusa, avrebbe approfittato della situazione di illegalità del 56enne, ricevendo una parte dei compensi per il lavoro svolto con l'identità falsa.

Entrambi indagati

Ora entrambi gli uomini sono sotto inchiesta, con il 56enne accusato di falso e sostituzione di persona, e il 49enne per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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